"NE RESTERANNO SOLO TRE": ECCO CHI TREMA TRA I VIOLA
Il 15 maggio 2012, a poche settimane da una salvezza conquistata alla penultima giornata sul campo del Lecce, fu Vincenzo Guerini - allora club manager - a tracciare le linee guida del futuro della Fiorentina: “Resteranno solo quattro giocatori” disse il dirigente a un quotidiano di Brescia. Più o meno gli stessi concetti che, sette anni dopo, sono usciti ieri dalla bocca di Daniele Pradè, che per la verità rispetto a Guerini è stato per certi aspetti più restrittivo: “Della vecchia squadra solo due-tre giocatori saranno titolari”. Un concetto chiaro che chiama in ballo una serie di riflessioni per quella che è la rosa attuale della Fiorentina, che ha affrontato un intero precampionato con un gruppo che all’80% al termine del mercato indosserà maglie diverse da quella viola.
Volendo prendere per buono il concetto espresso dal ds e pur rimanendo di manica larga (invece che due, ipotizziamo che siano tre i giocatori a rimanere a Firenze), resta difficile capire quali saranno i vincitori di questo inedito concorso: uno, certamente, sarà Federico Chiesa, più volte blindato dalla proprietà nonostante la volontà del ragazzo (per la verità mai espressa a parole) di voler andare a confrontarsi con altri palcoscenici. Molti più dubbi sulle alte due candidature fatte intendere dal dirigente anche se i nomi di Milenkovic e Pezzella poco si discostano dalla realtà dei fatti: il serbo è un giocatore che piace tantissimo a Montella (in posizione di centrale) mentre il capitano argentino, dopo qualche incomprensione con l’allenatore lo scorso anno, sembra ormai destinato a restare, nonostante le offerte sul suo conto.
Gli altri, dunque, possono tutti legittimamente considerarsi in bilico: da Biraghi a Benassi, passando per Simeone. Nessuno di loro - che per due anni sono stati dei punti di riferimento della Viola targata Corvino-Pioli - ha la certezza matematica di restare a Firenze. Sul terzino l’Inter sembra intenzionata a fare sul serio (in ottica soprattutto lista Champions) mentre sul mediano e l’attaccante iniziano a prendere forma le prime richieste. Ma se per Benassi la sensazione è che la strada più percorribile sia quella della permanenza (anche se in un inedito ruolo di comprimario e dunque di riserva), per Simeone il discorso potrebbe essere diverso: la Fiorentina ha fatto capire di non volersi disfare a cuor leggero dell’attaccante ma a fronte di un’offerta che soddisfi tutti, specie il giocatore fin qui il più recalcitrante all’idea di partire, la cessione potrebbe concretizzarsi.