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NEL LIMBO

di Tommaso Loreto

Ancora delusi. Può darsi che i tifosi che si auguravano di ascoltare parole decise da parte di Paulo Sousa si siano sentiti così, almeno ascoltando la conferenza stampa odierna. Perchè ancora una volta il tecnico portoghese si è guardato bene di dare certezze sul proprio futuro. Rispedendo al mittente qualsiasi richiesta di ulteriori specifiche, e aggiungendo di un rapporto con la stampa incrinato a causa delle tanto discusse voci sulla cena di Villa Cora.

Sousa non si sbilancia, ma rigetta anche un calo fisico dei suoi. Perchè i dati mostrati a fine conferenza questo raccontano, e perchè lui per primo si lancia in un'autocritica indirizzata alla gestione mentale della sua squadra. Che, di fatto, in questo momento non riesce a ricaricare le pile dopo gli sforzi della prima parte di stagione. Un'ammissione che ha il suo valore, certo, ma che finisce in secondo piano di fronte, di nuovo, all'incertezza.

Perchè se il tecnico non perde nemmeno l'occasione di farsi fotografare con la maglia del prossimo ritiro, è indubbio che in questo momento sia impossibile leggere certezze tra le righe delle sue parole. Senza contare che la stessa spiegazione a rapporti precedenti interrotti di fronte all'opportunità di poter crescere con nuove sfide (leggi Basilea e altri cambi di panchina) farebbe pensare a un addio ormai inevitabile.

Una conferenza che mantiene inalterato il limbo in cui si trova la Fiorentina. Un limbo di risultati, di prospettive future, di programmi e obiettivi, ma anche di rapporti interni ed esterni per un allenatore che, ancora, preferisce girare parecchio al largo da qualsiasi riferimento alla prossima stagione.