NEL MOMENTO PEGGIORE
Ufficialmente Montella è sereno. Non lo preoccupa affatto che Juan Cuadrado si sia imbarcato quest'oggi su un aereo in direzione Florida, dove a Miami, ore 20.00 locali (ovvero, le 2.00 di notte di giovedì 7 in Italia), la sua Colombia affronterà il Guatemala. Non lo sconvolge nemmeno il fatto che il grimaldello di casa viola non potrà allenarsi coi compagni per buona parte della settimana, raggiungendo Firenze solo venerdì prossimo, giusto in tempo per la rifinitura. L'ultimo allenamento, cioè, prima dell'attesissima trasferta di Torino con la Juve, per la quale Firenze è già in fermento da ore: è notizia infatti di oggi che sono già stati venduti oltre 1000 biglietti del settore ospiti dello Juventus Stadium (LEGGI QUI), tagliandi che si esauritanno con ogni probabilità tra non più tardi di 24 ore.
Eppure, a giudicare dalla straripante prestazione di ieri del colombiano, al tifoso viola sorge spontaneo il dubbio su quali potranno essere le condizioni fisiche del giocatore non appena tornerà in Italia, spossato da una (inutile) amichevole oltreoceano, affaticato da due interminabili voli nel giro di pochi giorni e, giustamente, carico di tensioni in vista del match contro la Vecchia Signora, che proprio Cuadrado riuscì più volte a mettere in difficoltà nella gara d'andata al Franchi a settembre. Non solo Cuadrado, ma anche Tomovic: il difensore è stato infatti convocato da Mihajlovic per l'amichevole che la Serbia disputerà il 6 febbraio a Cipro alle ore 18. Si prospetta anche in quel caso una lunga trasferta per l'ex Genoa, che potrà tornare a disposizione di Montella solo a stretto ridosso del match con la Juve. ''Purtroppo questo è il calcio moderno'' risponderebbe impotente Montella. Ai posteri l'ardua sentenza.