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NEL SEGNO DEL 7. CON UN PO' DI LUCE TRA LE NUBI DEL FUTURO

di Giacomo A. Galassi

Ormai lo si è capito da tempo: questa Fiorentina è a misura di Franck Ribery. Anche ieri sera contro il Torino il fenomeno francese ha dimostrato che quando lui si accende allora anche la squadra risponde. E che quando lui non è in giornata o è costretto dai ritmi della partita e dall'età a rallentare, la squadra fa uguale. Ieri sera però ha dato luce in un momento complicatissimo della partita, con la squadra in 10 e il rischio di capitolare contro un Torino apparso per la verità poca roba fino alle due espulsioni.

Un gol per rispondere alle critiche - Un modo perfetto di rispondere a chi gli faceva presente che in molte fasi della partita era apparso un po' remissivo, soprattutto a Napoli quando fu lo stesso Prandelli a porre un punto interrogativo sul suo rendimento. Sulla fiducia e la stima che la squadra di lui però non c'erano dubbi, conferma ne è stato il fatto che ieri, al suo gol, nessuno è rimasto in panchina. Staff, giocatori in campo e giocatori in panchina sono corsi ad abbracciare il viola con il 7 sulla schiena. 

Un po' di numeri - Finalmente Ribery ha trovato il suo 150° gol in carriera. Una rincorsa partita sette mesi fa, il 27 giugno 2020 data del suo ultimo gol (un'altra perla contro la Lazio). 216 giorni dopo è riuscito a ritrovare la gioia della rete dopo gli assist forniti a Vlahovic e la traversa colpita contro il Sassuolo che ancora trema. Ma non solo: con il gol di ieri sera FR7 è arrivato alla 17esima stagione consecutiva con almeno una rete. Statistica che come lui possono vantare solo Messi, CR7, Sergio Ramos e l'ex viola Joaquin. Sarebbe una squadra di calcetto niente male.

Futuro con qualche luce tra le nubi - Ma ieri sera non c'è stato solo il gol e la prestazione. Le parole di Pradè e dello stesso Ribery hanno posto i riflettori su quello che sarà il futuro del classe '83. Sia il ds che il giocatore hanno lanciato la palla all'altra sponda, dicendo Pradè: "Decide Ribery". E rispondendo Ribery: "Decide la società". La verità è che l'addio di Ribery dalla Fiorentina al termine della stagione è qualcosa di più di un'idea per il francese, la cui famiglia ha già lasciato Firenze dopo il furto subito la scorsa estate e il cui contratto scadrà a giugno. Le parole di ieri hanno alzato leggermente la percentuale di permanenza del francese a Firenze, mostrando che le parti si siederanno ad un tavolo per discutere. Come finirà l'avventura di Ribery alla Fiorentina, poi, sarà soltanto il tempo a dirlo anche se la società viola dovrà prendere presto una decisione.