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NELLA TANA DEL LUPO

di Dimitri Conti

Sabato alle ore 18 la Fiorentina affronterà una partita che non è mai come tutte le altre, anche se la posta in palio - come in questo caso - dovesse essere quasi nulla. Almeno dal punto di vista dei viola e del loro campionato già finito, perché in realtà la partita è un'occasione enorme per la Juventus di far rimarginare almeno in parte le enormi ferite create dalla batosta subita ieri sera dall'Ajax, dato che ai bianconeri basta appena un punto per iscriversi alla storia del campionato italiano, con la conquista dell'ottavo Scudetto di fila.

Il capitombolo, peraltro discretamente discusso, con la SPAL di sabato scorso ha creato i presupposti per questa situazione scomoda, che vede la Fiorentina come potenziale sparring partner di una festa Scudetto nella quale si concentreranno dunque le maggiori attenzioni dell'ambiente juventino, privo ormai del tanto agognato obiettivo Champions, che col trascorrere degli anni assume sempre più frequentemente i tratti distintivi di un incubo. Se possibile sarà di certo una motivazione in più anche vista dal lato della barricata in cui staziona Montella, ma giocare in un ambiente che, a questo punto, ha fame di tornare alla tradizione del vincere non rappresenta certamente una condizione ideale. Soprattutto per una squadra senza reali obiettivi di classifica, con il rischio di avere per di più la testa già all'impegno di giovedì prossimo con l'Atalanta.

Poi c'è anche il capitolo degli osservati speciali. Al plurale, anche se il grande indiziato in realtà è uno solo. Si chiama Federico Chiesa, e gli occhi della Juventus sono ormai posati su di lui da diverso tempo. I bianconeri, con i quali i rapporti di mercato sono decisamente distesi dopo gli affari Bernardeschi e Pjaca, probabilmente approfitteranno dell'occasione per apporre ulteriori mattoni nella costruzione di una potenziale trattativa. Al ds juventino Paratici però piace anche il profilo di Nikola Milenkovic. Coetaneo di Chiesa, il difensore serbo rientra tra i nomi individuati nell'idea di dover svecchiare una difesa che dovrà fare i conti col ritiro di Barzagli e l'avanzare dell'età di due leader come Bonucci e Chiellini. Milenkovic, in tal senso, alletta soprattutto per la capacità che ha mostrato di calarsi nei panni del terzino, che lo rende particolarmente utile in più ruoli, sia che una squadra giochi con la difesa a tre che con quella a quattro. Insomma, in casa Fiorentina questo fine settimana sembra assumere sempre di più il sapore da weekend nella tana del lupo. O da barricate. In ogni caso, servirà essere ben armati.