NEMICO RIGORE
Si infrange ancora una volta contro la fatale crudeltà del calci di rigore il sogno della Fiorentina Primavera. L'anno scorso, la lotteria del dischetto aveva pregiudicato la finale del Torneo di Viareggio (mancata per un soffio contro la Roma) e l'approdo alle fasi finali dello scudetto, dove ad avere la meglio sui viola fu il Varese. Quest'anno la storia, cinica come sempre, si ripete. L'avversario, stavolta, è stato il Parma, la competizione, ancora una volta, la Viareggio Cup. Ma il risultato è sempre lo stesso: a casa, immeritatamente.
E dire che la compagine di Semplici ce l'ha messa veramente tutta per vincere la partita contro i ducali, in un match - giocato in un ''Filippo Raciti'' di Quarrata ancora scosso per la scomparsa di Mario Ciuffi - bloccato fin dalle prime battute in cui i gialloblù per 90' hanno opposto al calcio propositivo dei viola un catenaccio clamoroso che ha spostato inevitabilmente ai rigori l'esito finale del match. Brutti, deludenti gli errori dagli 11 metri di Gondo prima e Bernardeschi poi, che hanno pregiudicato il passaggio del turno. Dispiace sicuramente di più per l'attaccante classe carrarese, che dopo i quattro gol realizzati nel gironcino preliminare con una freddezza impressionante, si è fatto trovare impreparato dal dischetto che avrebbe potuto pareggiare - se pur momentaneamente - il computo dei rigori.
Dispiace per Leonardo Semplici, infine, che pur non avendo perso nessuna delle partite ai tempi regolamentari, dopo la deludente esperienza in Coppa Italia, si trova già fuori da una competizione in cui la Viola ha storicamente una grande tradizione. La magra consolazione di un pomeriggio da archiviare al più presto arriva però dagli altri campi, dove ''big'' del calibro di Inter, Juve, Roma e Lazio sono state eliminate al pari dei viola. Mal comune mezzo gaudio, si usa dire in questi casi.