NERVI TESI
Tesi, tesissimi i nervi in casa viola. Montella ha provato in qualche modo a contenere malumori e rabbia negli ultimi giorni, ma se c'è stato un momento in cui non c'è riuscito è stato domenica, con la sua Fiorentina impegnata a Parma. Più che l'arbitraggio di Giacomelli è stato il metro di giudizio a far infuriare Montella che, a fine gara mentre qualche giocatore si lasciava andare al pianto, ha ulteriormente sfogato la stizza colpendo un cartellone che ha poi lievemente colpito con uno steward.
Un gesto che per forza tradisce le difficoltà che il tecnico ha incontrato e sta incontrando, e che probabilmente lui in primis non si aspettava così profonde. Fatto sta che domenica, in una condizione psicologicamente precaria e sull'orlo del baratro, la squadra dovrà anche fare a meno di indicazioni dirette, o urla, del proprio allenatore. Non un aspetto secondario, almeno non per un gruppo giovane e caratterialmente fragile.
Come capitato ad altri colleghi Montella seguirà dall'alto la sfida, certamente pronto a comunicare a Russo direttive e cambi tattici, ma inevitabilmente impossibilitato nel dialogo con i suoi giocatori. Un'altra tegola nel cammino verso una domenica che si preannuncia campale, un altro imprevisto che porta con sè sensazioni spiacevoli. Non ci sarà solo il Genoa a sfidare la Fiorentina, adesso sembra davvero che sia soprattutto il destino a farlo. Non resta che augurarsi che la reazione, anche all'ennesimo gesto di nervosismo (dopo Veretout anche Montella), sia ancora più forte delle tensioni, e dei timori, che sta vivendo la Fiorentina.