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NESSUNO IN A COME KALINIC: È IL MIGLIOR BOMBER DA TRASFERTA

di Andrea Giannattasio

Un talismano da trasferta, non c’è che dire. E sotto questo aspetto Nikola Kalinic è addirittura meglio dei più strapagati bomber della Serie A, da Higuain a Dzeko, passando per Icardi e Bacca. Le cinque reti messe a segno dal centravanti croato (l’ultima ieri a Bologna dagli 11 metri) confermano che l’ex Dnipro è finalmente tornato ai suoi livelli, dopo un iniziale periodo di appannamento che era coinciso anche con la partenza col freno a mano della squadra. Al di là, infatti, del gol messo a segno alla “prima” a Torino contro la Juve, Kalinic era stato poi costretto ad assaporare il digiuno da gol in campionato addirittura per sei partite, ovvero per circa 510’ di gioco: un’apatia dal gol poi rotta magicamente dalla tripletta messa a segno al Sant’Elia e corroborata anche dal preciso penalty messo a segno ieri.

Il dato però più curioso che riguarda Kalinic, dicevamo, è la sua particolare propensione (anzi, regolarità) ad andare in gol sempre lontano dal Franchi: le 5 reti sin qui messe a segno dal croato infatti sono arrivate tutte fuori casa (a Torino, Cagliari ed appunto Bologna), senza che i 20.000 e più del “Comunale” abbiano mai potuto esultare fin qui ad una sua perla (eccezion fatta per l'Europa League). E sotto questo questo aspetto, Special-K sta avendo un rendimento migliore di tanti, anzi di tutti gli altri bomber della Serie A, tra cui il capocannoniere Dzeko (a quota 10 reti, di cui 4 in trasferta), Icardi ed Immobile (8 gol a testa, 4 lontani da San Siro e dall’Olimpico), Callejon (7 reti totali, 4 fuori casa), Higuain (che ha segnato solo 2 dei 7 sigilli lontano dallo J. Stadium) più Belotti e Bacca. Insomma, un vero e proprio bomber da trasferta, il 1° in questa speciale classifica.

Un rendimento, questo, che però non deve stupire: già nella passata stagione infatti, Kali-gol aveva dimostrato di poter essere letale soprattutto fuori casa in avvio di campionato: nelle prime 12 giornate di un anno fa, infatti, Kalinic era già andato in gol ben sette volte (saltando la sfida interna contro il Frosinone), realizzando però sei reti lontano dall’Artemio Franchi (contro Inter, Napoli, Verona e Sampdoria). Un rendimento, anche in questo caso, formato “diesel”, visto che il numero 9 si sbloccò per la prima volta alla 5a giornata proprio contro il Bologna e proseguì su ritmi realizzativi altissimi fino a dicembre. I tifosi viola sperano che possa accadere lo stesso anche quest’anno.