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NETO, PRONTO A RINNOVARE. ITALIA? SE C'ERA PEPITO...

di Iacopo Barlotti

Il portiere viola Norberto Neto è ospite di Copacabana Night su SkySport. Tanti i temi affrontati, a cominciare dal Mondiale in corso: "Dispiace non partecipare, sarebbe stato davvero bello - comincia Neto -. Non so cosa sia successo, sono scelte, nel calcio è così: ma io guardo in avanti, spero di recuperare". Domanda inevitabile parlando della Nazionale azzurra: come sarebbe cambiata l'Italia con Giuseppe Rossi? "Non so se sia giusto o no averlo lasciato o casa, ma sarebbe cambiato tanto, per come lo conosco Pepito lo metto a un livello top. E' un giocatore davvero forte". L'avventura alla Fiorentina: come hai superato i tanti momenti difficili? "Con il lavoro. Ho sofferto tanto, ci sono stati momenti difficili, ma la rabbia che avevo in me l'ho messa in campo. Nei momenti difficili devo ringraziare la mia famiglia che mi appoggia, che mi dà consigli giusti, e anche i compagni. Ormai sono 4 anni che sono nella Fiorentina, e il gruppo che abbiamo da un anno e mezzo a questa parte è molto unito. Rinnovo con i viola? Spero di sì, se la Fiorentina mi dà il foglio e la penna...". E la trasmissione si conclude con una simbolica firma del portiere viola in studio.

Nel corso della trasmissione Neto ha anche parlato a 360° di Mondiali e dei portieri protagonisti nella rassegna brasiliana: "Il livello è alto, ci sono portieri che stanno facendo molto bene. Il portiere più forte del Mondiale? Julio Cesar è forte, ma secondo me il più forte è Neuer. Il momentaccio di Casillas? Non me l'aspettavo, per le sue caratteristiche tecniche è uno dei portieri che mi piace di più. Il portiere della Nigeria? E' stato anche fortunato (su Dzeko al 93', ndr)... Romero (portiere dell'Argentina, ndr)? Sono scelte, l'allenatore ci ha creduto e lui ha fatto bene. Oggi sono stato al Cristo di Rio per la prima volta... Il clima di Recife (dove l'Italia venerdì è stata sconfitta)? A quell'ora fa troppo caldo, io ho avuto l'esperienza di giocare alle 15 o alle 16 ed era caldo, quindi credo che alle 13 sia proprio dura. Forse la Costa Rica era più abituata. Messi più forte di Maradona? Sì, sono d'accordo. Temo l'Argentina, perché quando gioca contro il Brasile si carica molto. Iturbe? E' forte, mi ha segnato sia all'andata che al ritorno... Ha un bel tiro. Il Brasile? So che è difficile per i giocatori vista la responsabilità che hanno, però possono crescere nel corso del torneo. Nel campionato brasiliano il livello dei portieri è alto, tecnicamente ci sono portieri molto forti".