NETO, VOGLIO RESTARE A LUNGO A FIRENZE, LA JUVE...
Nella settimana che porta alla triplice sfida con la Juventus si presenta davanti a microfoni e taccuini anche Norberto Neto. Ecco le parole del portiere viola:
Sulla sfida con la Juve: "Sappiamo quanto la città senta questa sfida. La nostra attesa è come se fosse una partita normale, non possiamo permetterci di creare aspettative diverse. Dobbiamo restare concentrati come al solito".
Sull'importanza del preparatore Lopez: "E' importante avere un professionista vicino, che dà crescita e fiducia. Sono stati importanti lui come Lupatelli, Rosati e prima Munua, che mi hanno aiutato. Siamo uniti, e questo fa crescere".
Sull'attacco della Juve: "Limitarlo è dura, ma anche noi siamo bravi e siamo consapevoli delle nostre qualità. Ma noi dobbiamo fare la nostra partita come loro faranno la loro. Tevez? Non ho paura di lui, Rossi è stato capocannoniere fino a pochi giorni fa... Sappiamo che sarà una partita bella. Il simbolo della Juventus? Loro sono una squadra fortissima, non saprei. Forse l'allenatore, che in 2-3 anni è riuscito a fare grandi cose".
Su Buffon: "E' un grandissimo portiere, non ha bisogno di parole. Lui il più forte del mondo? Ce ne sono anche altri. Mi piaceva Casillas, ma ora non gioca..."
Sulla difesa viola: "La verità è che sono tutti molto bravi, magari capita di attraversare momenti di difficoltà. Siamo la terza miglior difesa, dobbiamo avere pazienza e capire che mantenersi ad alto livello è difficile"
Sul momento difficile: "La critica della stampa, dei tifosi, ci sta, fa parte del calcio. Mi dava fastidio non giocare, volevo giocare prima per essere pronto".
Sulla vittoria dell'andata: "Fu una partita importante, che rimarrà nella storia della città. Ma sarà una partita molto difficile, dovremo essere bravi a imporsi. Da quella gara dobbiamo prendere la fiducia, la forza che ha avuto la squadra. Siamo andati all'intervallo sotto di due gol e poi siamo riusciti a fare 4 gol. Eravamo in armonia, sentivo che i ragazzi volevano vincere. La mitraglia? Io l'ho visto sui giornali, quando ha fatto gol non l'ho neanche visto. Ma portare rancore non fa bene, dobbiamo portare fiducia per fare meglio".
Sul Mondiale: "Ho sempre pensato a far bene. Ma non è tanto facile, magari porterà quello che ha vinto la Confederations Cup (Julio Cesar, ndr...), poi magari porterà anche me non so...".
Sulle tre gare con la Juve. "Ho imparato da piccolo che la partita più importante è la prossima. Abbiamo un nostro obiettivo, se vinciamo accorciamo sulle squadre davanti. Poi penseremo alle altre".
L'Udinese la più bella serata da quando sono a Firenze? "Sicuramente sì, è stato un momento molto bello, spero di averne altri".
Rinnovo di contratto? "Penso giorno dopo giorno. Nel futuro spero di poter essere il portiere della Fiorentina. Sono molto concentrato sul campionato. Il mio obiettivo è restare a Firenze, io voglio restare. Ma al contratto ci pensano il procuratore e la società. Se propongono un contratto che va bene a tutti sono pronto a firmare".
Cosa rappresenta la sfida con la Juve per Firenze? "Ho spiegato ai nuovi arrivi come Anderson che c'è questa rivalità, anche lui è uscito per far la spesa e la gente lo ha fermato dicendogli della sfida con la Juve".
Rapporto con Montella? "E' un rapporto professionale, magari l'anno scorso non mi conosceva molto. Mi ha conosciuto a metà stagione. Quest'anno si è fidato di quel che dimostro, e sono grato a lui".