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NEWCASTLE, I "Più" di casa viola

di Tommaso Loreto

Difficile, probabilmente ingiusto, trovare qualche “meno” nelle prove dei viola, ieri, a Newcastle. Ecco perchè, per una volta, ci fermiamo solo sugli aspetti aspetti positivi di una gara nella quale la Fiorentina ha comunque fatto vedere più di una buona azione e una condizione in crescita di almeno cinque singoli.

Behrami – Certo, lui il calcio inglese lo conosce bene. Inclusi i terreni di gioco pesanti. Ma vederlo duellare con Gutierrez in mezzo al campo è stato un vero e proprio esempio di “calcio all'Inglese”. Meno qualità rispetto alle ultime uscite, ma una grinta inesauribile. Averne di mastini del centrocampo di questo calibro.

Gamberini – Sarà la fascia da capitano, o il gol messo a segno nell'ultima amichevole, fatto sta che il neo capitano viola anche ieri, a Newcastle, ha sfiorato il colpaccio. Una deviazione sotto misura che solo per i riflessi del portiere avversario non si è trasformata in gol. Nel mezzo anche tanti anticipi e chiusure adeguate. In crescita.

Gila e Jovetic – La precisione non è stata il massimo, però non era semplice per nessuno dei due. Per il centravanti che con Coloccini appiccicato alle spalle, nella ripresa, non ha trovato il gol solo per una prodezza del portiere. Per il montenegrino che, se è vero che ha avuto la palla migliore fra i piedi, continua a dare ampi segnali di crescita anche psicologica. E sul campo del Saint James, ieri, non era poi così scontato.

Romulo – Se Cortina non è il Brasile, figuriamoci il nord dell'Inghilterra. Nel primo quarto d'ora stenta a capire dov'è e cosa deve fare. Forse anche per questo Josè Enrique lo stende facendogli assaggiare l'erba inglese. Lui però non si scompone, prende fiducia con un paio di sgroppate e nella ripresa sforna anche un assist al bacio per Gilardino. E poi, infondo, dovrebbe fare il terzino, non l'esterno offensivo.