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NICO, L’ENNESIMA ASSENZA E IL POSSIBILE ADDIO A GENNAIO

di Pietro Lazzerini

Nico Gonzalez non potrà scendere in campo nella partita di oggi contro la Sampdoria. Con questa assenza, si conferma la tendenza della stagione, nel corso della quale l'argentino ha preso parte a meno della metà delle partite a disposizione. Un'assenza che fa chiaramente discutere, soprattutto considerando che ieri l'attaccante era rientrato in gruppo e quanto meno la convocazione appariva scontata. Il rapporto tra l'ex Stoccarda e il club non è certo ottimo e questo aveva addirittura portato la Fiorentina a considerarne la cessione la scorsa estate. Una cessione poi bloccata a pochi giorni dalla fine del mercato, un po' come successo per Kouame. Ma se per l'ivoriano la "scommessa", per così dire, è stata ampiamente vinta, non si può dire altrettanto per Nico Gonzalez. Lo dicono i numeri, non il valore del giocatore che nessuno sta mettendo in discussione

Le illazioni legate alla sua voglia di non mettere a rischio la partecipazione al Mondiale non lo stanno certo aiutando, anche nei confronti di una piazza che lo sta attendendo come un potenziale salvatore. Il suo carattere solare ha sempre mascherato un po' di insofferenza, che però è stata palesata anche da qualche comportamento sopra le righe fin dai tempi del ritiro di Moena. Probabilmente non è mai scoccata la scintilla tra l'ambiente viola e lo stesso Nico, che ha scommesso su Firenze per fare un passo avanti nella propria carriera, ma che è stato bloccato dagli infortuni e da una evidente mancanza di continuità nel rendimento. 

A questo punto tutto tornerà in gioco in vista del mercato di gennaio. Se arriverà un club interessato con un'offerta all'altezza, la Fiorentina non si metterà nel mezzo. Anche se Nico Gonzalez è il giocatore più caro della storia del club, Commisso e i suoi dirigenti sono eventualmente pronti a lasciarlo andare. Non sarà facile che tutti i tasselli vadano al loro posto per arrivare all'addio nettamente anticipato, ma la possibilità c'è e non può essere tralasciata. Chissà se le parti in causa avranno la forza di darsi una mano l'un l'altro per permettere all'argentino di esprimersi al massimo in maglia viola. Servono volontà e comunione di intenti. Altrimenti il momento dei saluti arriverà prima del previsto.