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NIENTE E' SCONTATO

di Enrico Mocenni

E così anche il capitolo Juventus è definitivamente archiviato. Doveva essere la partita dell'anno e invece ciò che ne rimane è l'impressione della solita partita vista e rivista nel corso della stagione. Poco gioco, poco cinismo e altrettanta poca carica agonistica. Almeno con la Juventus, alla luce delle parole spese in settimana prima da ADV e poi da Mihajlovic, sarebbe stato infatti lecito attendersi una prestazione diversa e convincente, cosa che invece non è avvenuto.

Al di là della buona prestazione espressa dal centrocampo gigliato, con Montolivo mai così ispirato in stagione e un Behrami sempre più battagliero, la Fiorentina vista domenica al Franchi ha dato l'impressione di essere una squadra senza la grinta necessaria, imbrigliata nel caos di un futuro pieno di ombre e poche flebili luci e ancora troppo insicura per poter dire la sua ai piani alti del calcio italiano. La pazienza della tifoseria viola sembra ormai arrivata al culmine e in vista della prossima stagione comincia a scarseggiare anche l'entusiasmo e la fiducia nei confronti del progetto Fiorentina.

Qualcosa, da qui alla fine della stagione dovrà cambiare, ma con tutta probabilità la società proverà a fare chiarezza già dalla fine del mese per cercare di tranquillizzare un piazza e una squadra che mai come oggi necessitano di certezze. La domanda allora sorge spontanea: da chi dovrà ripartire la Fiorentina? Il futuro di Sinisa Mihajlovic dopo l'ennesima prestazione incolore, nonostante le continue conferme da parte della società, non sembra poi così scontato e non è detto che alla fine del campionato la proprietà possa decidere di cambiare, oltre alla rotta, anche il timoniere.