NIENTE SCHERZI
Serve concedere il bis. E poco male se l'allenatore sulla panchina è cambiato, perchè la Fiorentina domenica sarà chiamata a bissare il successo al "Castellani" della passata stagione. Era il 10 maggio del 2015, e comunque la squadra viola allora allenata da Vincenzo Montella non se la passava benissimo. Cercando similitudini con l'attuale momento, peraltro, la delusione cocente dell'eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Juve (sconfitta 3-0 a Torino) stava per fare il paio con la doppia sconfitta ad opera del Siviglia, visto che la trasferta di Empoli cadeva esattamente nel mezzo della doppia semifinale di Europa League.
A rivederla da lontano, messa così, la trasferta al cospetto della squadra ai tempi alleanata da Sarri sembrava rappresentare un trappolone assai pericoloso. Del resto lo stesso Montella, più o meno, di lì a poco sarebbe stato suo malgrado protagonista di un walzer di botta e risposta con la società che, tutto sommato, potrebbe persino riproporsi nei prossimi mesi per il successore Sousa. Almeno a giudicare dalle tante incertezze che regnano sulla sua eventuale permanenza a Firenze.
Come andò a finire è ormai storia. Con la doppietta di Ilicic e con il gol nel mezzo firmato da quel Salah che di lì a poco avrebbe fatto imbufalire Firenze, al pari del suo procuratore e delle mancanze della dirigenza viola nel gestire i cavilli contrattuali. Un bel precedente al quale aggrapparsi, tanto più in un momento in cui la Fiorentina si ritrova invischiata in troppe voci e rumors su un futuro ancora tutto da disegnare. Perchè per difendere il quarto posto serve ritrovare la vittoria, ed evitare di fare scherzi a Empoli come capitato con Verona, Frosinone e infine con la Sampdoria.