.

"NOI SIAMO I GIOVANI..."

di Marco Conterio

"Io so come si lavora con i giovani e la storia lo dimostra". Pantaleo Corvino non è tipo da mandarle a dire nè da peli sulla lingua. Lo hanno soprannominato un po' in tutte le maniere: da "Re del Mercato" a "Maestro delle Cessioni", passando da "Panta-Leone" e affini. Lui, però, di soprannomi ne preferisce uno in particolare: quello di "Scopritore di Talenti". Da Bojinov a Kuzmanovic la lista è lunga e piena di -ic, -aldo e -ov tanti sono i fenomeni in erba scovati tra Africa, Est Europa e Sudamerica.

Le Giovanili come fiore all'occhiello, da Lecce a Firenze. Ma se in Salento la tradizione era da tempo positiva, in riva all'Arno c'è stato da ricostruire tutto da zero, dalle ceneri di una C2 che aveva regalato alla Viola due-tre giovanotti finiti ora in chissà quale squadra di periferia. Errori, in questi sei anni, è nelle cose che siano stati commessi: Brivio, Vanden Borre, forse Mazuch, molto probabilmente Lupoli, sicuramente molti altri. Ma tanti, anche, sono stati i successi, dalle vittorie nelle serie minori ai piazzamenti raggiunti con la Primavera. E allora, l'interrogativo sorge spontaneo: a quando il primo fiorellino da appendere all'occhiello della prima squadra in questo immenso "Esercito del Surf"?

MASSIMILIANO TAGLIANI - 1989 - DIFENSORE
Ha classe da vendere, il capitano della Primavera viola. Taglio molto rockeggiante, stile un po' dandy, ha il passo felpato e il carattere di chi, un giorno, arriverà nel calcio che conta. Resta da capire quando: il prossimo sarà "fuoriquota" in Primavera e, dopo 3 stagioni e più con gli young gigliati, è l'ora di spiccare il volo. Prandelli lo sta provando, a piccole dosi, in allenamento. Pensarlo titolare ora, sarebbe un suicidio, a meno di epidemie d'infortuni (stile Bologna pre-rinvio). In estate, però, è il caso di provarlo in ritiro con i grandi: solo così, infatti, si potrà capire se sarà adatto a giocarsela tra i big.

FEDERICO MASI - 1990 - DIFENSORE
Il primo "capolino" tra i big l'ha già fatto, addirittura in Champions. E' stato però solo un regalo per la sua età, più che un pass per il professionismo. Gli addetti ai lavori dicono di lui grandi cose, nella Primavera è costantemente uno dei migliori. Stesso discorso di Tagliani, ma con un anno a scalare: la prossima stagione sarà quella del giudizio. O sale con i grandi, o sarà l'ora di un prestito altrove, per farsi le ossa in attesa di tempi viola migliori.

ONDREJ MAZUCH - 1989 - DIFENSORE
"Basta con la Primavera" ha tuonato il suo agente e, di riflesso, anche lui. Under 21 ceco, in odore di Anderlecht sino a pochi giorni fa, è rimasto a Firenze. Fisico statuario, grande senso della posizione, probabilmente ancora con "poco polso" per giocarsela dal 1' in prima squadra, è destinato a trasferirsi nel reparto di Dainelli, Gamberini e Kroldrup. L'esame importante sarà l'eventuale ma possibile assenza di uno o più compagni di reparto: Prandelli gli preferirà ancora il trentunenne Zauri come centrale, o punterà su di lui?

MARCO AUGUSTO ROMIZI - 1990 - CENTROCAMPISTA
Situazione in assoluto stand-by. Si è infortunato, pare che dovrà restare fuori a lungo. Peccato, perché il regista di qualità della Primavera di Bollini era in netto crescendo, pronto per diventare il vero fulcro del gioco della squadra.

ALBERTO BACCARIN - 1994 - TREQUARTISTA
Il dopo-Santana la Fiorentina potrebbe averlo già in casa. Forse tra tre anni, forse anche tra sette, ovvio, ma la stoffa per diventare un grandissimo giocatore Baccarin ce l'ha tutta. Corsa, tecnica, tocco di palla, visione di gioco, fiuto del gol, capacità difensive ed offensive. Ed in più, nota assolutamente non a margine, la testa di uno molto più grande di lui. Meglio, però, togliergli i riflettori dal volto: crescere in pace, in silenzio, sarà una manna dal cielo per quello che, in molti, definiscono il "novello Kakà".

PAPE MOUSSA DIAKHATE - 1989 - CENTROCAMPISTA
Difficile che sia lui il primo a sbocciare. Fisicamente ha tutte le caratteristiche per essere, un giorno, un novello Vieira. Tecnicamente, e tatticamente, è ancora immaturo. Ha tempo per crescere, la Fiorentina glielo concederà, ma di certo non in prima squadra. Per lui è alquanto probabile un prestito nella prossima stagione, con l'augurio di vederlo un giorno rientrare in viola con esperienza e qualità in più.

PIERGIUSEPPE MARITATO - 1989 - ATTACCANTE
In Primavera sta facendo bene, al primo anno in viola dopo un lungo periodo con la Juventus. "E' il più avanti dei giovani gigliati" ha detto di lui Stefano Nava, ex giocatore ed ora commentatore Sky. Prima punta con fiuto del gol, discrete doti tecniche ma tanto lavoro da fare su quelle fisiche, lavorerà probabilmente a breve con la prima squadra, per il campionato, visto che il reparto avanzato viola è uno dei più scarni al momento. Potrebbe, intanto, "annusare" la panchina un paio di volte, in attesa della preparazione estiva con Prandelli & co.

KHOUMA EL BABACAR - 1993 - ATTACCANTE
E' tra le stelle del Viareggio che sta per iniziare. Veloce, tecnico, fisico, ancora discontinuo ma con un futuro immenso davanti a sè. La Fiorentina lo culla e lo cresce con pazienza, regalandogli però già una maglia nella Primavera, con ragazzi anche di quattro anni più grandi. Gli addetti ai lavori lo considerano come il Balotelli di nuova generazione, deve solo avere la pazienza, lui come la Fiorentina, di crescere senza voler bruciare le tappe. Con Baccarin, probabilmente, è il fiore più prezioso che sboccerà negli anni a venire dal settore giovanile.