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NON C'È DUE SENZA TRE

di Giacomo Iacobellis

Sousa contro il suo passato, parte due. Il tecnico lusitano è pronto ad affrontare la squadra prima trascinata fino alla vittoria del campionato svizzero e poi abbandonata, lo scorso giugno, per sposare il progetto dei fratelli Della Valle. Guai però a lasciare spazio a sentimentalismi o cali di concentrazione. Contro il Basilea la Fiorentina sarà chiamata a un solo risultato, la vittoria, per provare ad archiviare con una giornata d’anticipo il discorso qualificazione.

Qualora Gonzalo e compagni dovessero superare gli elvetici e il contemporaneo match tra Belenenses e Lech Poznan finisse in parità, già stasera potrebbe infatti arrivare il pass per i sedicesimi di finale di Europa League. Ecco perché Sousa sembra intenzionato a mandare in campo la squadra migliore: da Kalinic a Bernardeschi, passando per Badelj e Ilicic. Tra i titolarissimi, l’unico in dubbio resta Borja Valero, reduce da qualche problemino fisico ma comunque in campo nella rifinitura di ieri (LEGGI QUI).

La gara del “St. Jakob Park” sarà utile non solo in ottica qualificazione, ma anche per riscattare la sconfitta rimediata proprio dal Basilea al “Franchi” lo scorso 17 settembre. Il trend dei viola nelle trasferte europee d’altronde lascia ben sperare: due vittorie su due finora, in Portogallo contro il Belenenses (4-0) e in Polonia contro il Lech Poznan (2-0). Una striscia positiva che nessuno in casa gigliata vuole interrompere.