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NON CALPESTARE LE AIUOLE

di Redazione FV

Si preannuncia un sabato inedito, quello che gli sportivi fiorentini si accingono a vivere. Da una parte una trasferta sulla carta proibitiva come quella di San Siro contro il Milan, dall'altra una giornata da vivere al "Franchi" seguendo più un evento che non una semplice partita. Perchè la sfida fra Italia e Australia di rugby, in programma sabato allo stadio, è qualcosa di più di un semplice test match, almeno per la città di Firenze. Dove, per inciso, ancora aleggia nell'aria la "figuruccia" rimediata qualche tempo addietro allorchè già s'ipotizzò di lasciare libero il "Franchi" per il rugby.

Una festa, dunque, da vivere scoprendo i lati più affascinanti di uno sport, il rugby, forse più maschio del calcio ma di certo ben più ricco di principi e valori dello spelacchiato pallone italico. Un'occasione per vedere uno stadio molto probabilmente più stipato delle ultime, calcistiche, occasioni e perchè no, anche una super sfida visto il valore degli avversari australiani. Il tutto, ovviamente, sperando che poi in serata le notizie in arrivo da Milano non siano troppo negative.

Un quadro perfetto per gli amanti dello sport in genere, che lo si guardi con il pallone ovale di Firenze o con quello rotondo di San Siro, ma pur sempre uno scenario che, nel prossimo futuro, qualche piccolo problemino alla Fiorentina potrebbe anche crearlo. Perchè secondo indiscrezioni raccolte da Firenzeviola.it, ci sarebbe una seppur minima preoccupazione, in casa viola, per quelle che saranno le condizioni del terreno di gioco dopo la gara di rugby.

In un periodo dell'anno in cui il manto erboso non vive uno dei suoi migliori momenti, soprattutto in ambito di ricrescita, le mischie e le azioni rugbistiche potrebbero seriamente danneggiare il campo del "Franchi", creando ulteriori preoccupazioni in vista della sfida che attenderà i viola, a Firenze il 5 dicembre, contro il Cagliari. Particolare, quest'ultimo, da tenere di conto fin da ora per non ritrovarsi, a inizio dicembre, a polemizzare su un terreno di gioco non all'altezza. Prevenire, si dice, è sempre meglio che curare. Nel frattempo, però, buon sport a tutti!