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NON CHIAMATELO TURNOVER...

di Daniel Uccellieri

Tutta la città pensa alla gara dell'anno contro la Juventus. Biglietti esauriti in poche ore, un ritrovato entusiasmo dopo due stagioni da dimenticati. Il Franchi al gran completo non si vedeva da tempo, dalle magiche notti di Champions League. C'è la voglia da parte della tifoseria gigliata di vendicarsi della cincquina rimediata lo scorso anno, una delle pagine più nere della staria viola. Nel mezzo però c'è la sfida del Tardini contro il Parma. Una trasferta insidiosa e ricca di difficoltà, con i ducali che in caso hanno conquistato l'unica vittoria in questo avvio di stagione, mentra la Fiorentina, pur mostrando un ottimo gioco, ha trovato qualche difficoltà lontano dal Franchi. Il club di Donadoni è reduce dalla sconfitta con il Napoli, anche se il risultato, 3 a 1 in favore dei partenopei, non fa onore ai ducali, che hanno saputo giocare ad armi pari con gli azzurri di Mazzarri. Proprio per questo La Fiorentina dovrà affrontare la partita senza pensare alla successiva gara contro la Juventus. Ovviamente, a causa degli incontri ravvicinati, Montella potrebbe cambiare qualche carta in tavola. L'ossatura resterà la stessa, il 3-5-2 che fino ad oggi si è dimostrato il modulo giusto, soprutto visto l'organico a disposizione di mister Montella. Qualche cambio sulle fasce, con Llama pronto all'esordio, al posto di Pasqual: con l'esterno ex Catania a spingere sulla fascia sinistra, Cassani prenderà il posto di Cuadrado sulla fascia destra. Il terzino viola è decismante più difensivo rispetto al colombiano, ed è in grado di garantire più equilibrio al centrocampo della Fiorentina. Pizarro e Borja Valero saranno sicuramente al loro posto al centro della mediana, mentre Romulo e Migliaccio si giocheranno l'ultimo posto a disposizione. In attacco scelte obbligate per Montella, con El Hamdaoui che non è ancora al meglio, mentre per Toni si profila una nuova staffetta con Adem Ljajic. Nessuna rivoluzione, solo qualche piccolo accorgimento. Quest'anno la Fiorentina ha una panchina di alto livello, con 22 potenziali titolari. Un'arma in più a disposizione di Montella, che fino ad oggi non ha sbagliato nulla. Testa a Parma quindi, con la consapevolezza dei propri mezzi.