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NON È UN SOGNO. LA VIOLA È FORTE E STUPISCE ANCHE CHI NON L'AMA

di Sonia Anichini

C’è quella piacevole sensazione che nessuno possa fermarci, lo so è esagerato, ma sono così strabiliata nel vedere giocare la Fiorentina, nel vedere soprattutto il carattere, la forza di volontà e la grinta che mette in campo, che penso siano “cavoli amari” per chiunque si trovi sulla nostra strada. E lì, dietro l’angolo, c'è la paura che prima o poi arrivi la giornataccia, che una partita venga sottovalutata e porti una sconfitta, che proprio per la legge dei grandi numeri prima o poi succederà ma per adesso le giornatacce le facciamo passare ai nostri avversari. Sono molto felice anche nel constatare come il feeling fra Palladino e la rosa sia più che solido perché, fosse successo qualcosa di poco piacevole, si sarebbe tirato in ballo la settimana di ferie che il tecnico ha concesso ai calciatori ma, per fortuna di tutti, l’alchimia che si è creata porta solidità e fiducia.

Siamo arrivati alla settima vittoria consecutiva in campionato e nelle ultime 5 trasferte non abbiamo mai preso gol, l’ultima volta risale alla trasferta di Bergamo alla quarta giornata di campionato e questo è un vanto della nostra difesa, che ha trovato il suo assetto e che trova però il suo valore aggiunto in De Gea che anche ieri, a fronte di un Como non particolarmente pericoloso, ha fatto comunque una parata in sequenza con 2/3 interventi consecutivi, pareva una molla, nell’unica azione dei lariani degna di nota. Questo portiere, che era fermo da un anno, riesce a meravigliarmi sempre e poter giocare con una saracinesca dietro è una grande sicurezza per noi ma soprattutto per i suoi compagni di squadra.

L’altra sicurezza è Kean che anche ieri è andato a segno, per il suo nono centro in campionato, in una serata che non pareva delle migliori ma dato che lui è un centravanti di razza, appena gli è capitata l’occasione giusta l’ha buttata dentro. Ha una forza fisica notevole ma allo stesso tempo una semplicità e una naturalezza quasi poetica, come la pennellata (leggermente deviata) con la quale ha messo in rete la palla del raddoppio dopo una bella ripartenza e cross di Sottil.

La gara chiaramente si era messa subito bene, era iniziata praticamente in discesa, perché dopo appena 19 minuti la Fiorentina è andata in vantaggio con una bomba da fuori area di Adli su assist di Beltran e ho avuto la sensazione che sarebbe stata una bella serata anche questa. Il Como non ha mai dato particolari problemi, si è giocato la carta degli ex attaccanti in cerca di vendetta ma, sia Cutrone partito titolare che Belotti entrato quasi a fine match, non sono stati per niente incisivi ma questo lo sapevamo bene dalle nostre parti. Se ripenso a quei periodi, se rivedo certi calciatori in maglia viola mi viene da piangere ma siccome non si vive di ricordi voglio inebriarmi con la sfavillante realtà che ci vede in cima alla classifica in condominio ma secondi solo al Napoli che ha un punto di vantaggio.

Nel pensare al Napoli mi vengono in mente le parole del “simpatico” Conte in merito a questo campionato: “c’è stupore nel vedere alcune squadre in alto in classifica…non c’è una squadra che si è staccata” e mi faccio prendere da due diverse reazioni. La prima, leggermente fumantina, mi fa pensare che l'allenatore partenopeo non gradisca trovarsi come concorrente la nostra amata Fiorentina che proprio nelle sue grazie non ci deve essere (quello storico 4-2 deve averlo stampato ancora nella mente), poi però ragiono e onestamente mi dico che neanche io, ma come me migliaia di altre persone, avrei mai ipotizzato questo piacevole scenario.

Lo scenario attuale ci porterà domenica prossima a giocare una partitona da dirette concorrenti con l’Inter, che ha la stessa nostra classifica, al Franchi. Cose da pazzi, cose che ci fanno urlare al mondo di non svegliarci da questo sogno, che poi sogno non è ma una realtà bella e goduriosa ancora di più perché inaspettata.

La Signora in viola