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NON MASSACRIAMO VERETOUT SCOMODANDO ASTORI

di Sonia Anichini

Noi abbiamo fatto un mappazzone, come definisce le schifezze culinarie lo chef Barbieri, ma se si sospettava che a Bergamo avrebbero aperto una pasticceria per sfornare dei dolcissimi (per Atalanta e Milan) biscotti, perché la Fiorentina non ha richiesto la contemporaneità fra loro e la nostra partita? Il risultato sa di inciucio ma quello visto allo stadio Atleti d’Italia non mi è parsa una recita preparata. In casa nostra forse si pensava che quella contro il Cagliari sarebbe stata una partita più semplice ma siamo rimasti molto male per la sconfitta e per quanto visto in campo che determina, purtroppo, l’esclusione della Fiorentina dell’Europa League. Credo che ognuno sia protagonista del proprio destino, a prescindere da quello che fanno gli altri, e la Viola ha toppato, come spesso le è successo e continua a succederle, con le avversarie di carature più bassa.

Nella giornata che ha visto il record di spettatori al Franchi, che hanno risposto con entusiasmo agli appelli ricevuti, Pioli e i suoi ragazzi non riescono a regalarci i tre punti per restare agganciati al treno europeo e salirci su per recarsi a Milano a giocarci “l’impresa”. Così non sarà, salvo calcoli improbabili legati ad una pessima differenza reti con gli orobici che andranno a Cagliari a sigillare il loro settimo posto. Sarà per il prossimo anno? Chissà, dalle parole che si sentono da ADV dovremmo essere ottimisti ma le ultime esperienze ci consigliano di aspettare prima di applaudire.

Gli applausi che invece non devono mancare e devono essere belli sonori, sono quelli che, nonostante la sconfitta, vanno fatti alla squadra per quanto fatto dal 4 marzo in poi. Il resoconto finale lo faremo la prossima settimana, ma ieri era l’ultima gara in casa nostra e l’abbraccio e i ringraziamenti li abbiamo recapitati. Resta il rammarico di avere approcciato l’incontro con i cagliaritani nel modo sbagliato e il fatto che Cragno non abbia fatto una parata degna di nota, la dice lunga. Leggere che Pioli ha detto “il fatto di dover vincere per forza forse ci ha giocato un brutto scherzo” un po’ mi preoccupa perché credo che sia basilare scendere in campo per vincere, sempre, altrimenti lo scherzo ce lo fanno gli altri, vedi ieri.

Mi sono chiesta quanti e chi dei calciatori in campo rivedrò il prossimo anno a Firenze e non so se i miei desideri coincideranno con quelli della società, ma dubito! Uno che sicuramente voglio con noi è Veretout e mi permetto, senza scandalizzare nessuno, di difenderlo dopo la bischerata che ha fatto a fine partita, che ha poi generato una rissa fra le squadre. Non concepisco la sua reazione, anche se l’atteggiamento dei calciatori di Lopez è stato di un antisportivo indecente e insopportabile, ma mi risulta antipatico pure la cantilena che molti hanno preso a cantare: mancanza di rispetto verso Astori e la sua famiglia presente al Franchi, la Fiorentina non deve comportarsi così dopo quello che è successo al suo Capitano, questi non sono i valori che aveva Davide.

Ammesso che il fallo è stato brutto e credo che lo stesso francese lo sappia, si può evitare di tirare in ballo Astori per farlo sentire ancora peggio? Sbandierare queste considerazioni, a lui ma anche al resto del gruppo, lo trovo pesante ed eccessivo. Se i calciatori viola d’ora in avanti si rendono colpevoli di falli anche cattivi, se ci sono discussioni forti, capita volenti o nolenti, devono sentirsi tacciare di mancanza di rispetto verso la memoria del Capitano? Credo non sia il caso perché lo stesso Astori sono convinta che, dopo una tirata d’orecchi, avrebbe perdonato un compagno che ha sbagliato.

La Signora in viola