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NON SARÀ UNA BLINDATURA MA VA DATO (E MANTENUTO) UN SEGNALE

di Sonia Anichini

Sono ancora in attesa del calcio, quello con la F maiuscola e non la C, mi scuseranno gli sportivi doc, ma senza la Fiorentina non mi diverto proprio. Sono ancora in estasi per quanto successo a Napoli e non vedo l’ora di rivedere in campo i nostri ragazzi alla riprova dell’Empoli. Sarà sicuramente una partita da prendere con le molle, perché negli ultimi anni qualche problema gli empolesi ce lo hanno procurato ma, se il gruppo viola vuole assurgere al rango di sorpresa del campionato, se vuole scalare le vette della Serie A, non può avere paura di questi incontri, anzi deve sfruttare la condizione fisica ed emotiva per asfaltare chiunque si trovi davanti.

Il terzo posto in classifica con la Juventus può concederci anche una botta di presunzione, non si è goduto molto negli ultimi anni, quindi lasciamo sfogare la nostra smania di grandezza. In questa ottica trovo importante quello che sta succedendo in merito al rinnovo di contratto del giovane Kayode che, esploso all’improvviso come esterno destro della difesa gigliata, percepisce “solo” 30mila euro l’anno che sono stati portati, pare, a 300mila (quando gli zero contano!). Credo che sia più che giusto l’adeguamento economico, che leggo andrà ad aumentare negli anni come, mi auguro, farà il suo rendimento. Forse la cifra non è proprio da blindatura, ma vista la giovane età è anche giusto che faccia i suoi step di crescita sotto tutti i punti di vista.

Sappiamo benissimo come i contratti tutelino fino ad un certo punto, anche la storia della Fiorentina è infarcita di partenze più o meno dolorose di calciatori ancora impegnati legalmente con la nostra società, sappiamo benissimo che quando i ragazzi vengono assaliti dalla voglia di calcare altri palcoscenici non ci sono regole che tengano, quando sono assaliti da mal di pancia curabili solo altrove è difficile trattenerli, ma è giusto coccolarli e farli sentire importanti per la squadra poi, cosa ci aspetta nel futuro, non possiamo saperlo anche se suonano già per il promettente terzino sirene straniere. Spero vivamente pertanto che si sia entrati nell’era dove i più bravi restano a Firenze, che si dia il segnale (e si mantenga) di voler migliorare per portare avanti il percorso di consacrazione e il ritorno ai piani alti del calcio che conta.

In quanto a consacrazione, come vogliamo considerare il gol di Bonaventura alla prima del suo ritorno in Nazionale? Un disegno bellissimo, una medaglia da appuntare sul petto di Jack per questa seconda giovinezza. Anche per il 5 viola si parla di contratto, di un rinnovo fino al 2026 che lo porti a chiudere la carriera fra noi e la cosa sarebbe molto bella e penso ben accetta da tutti coloro che lo apprezzano. Essendo una sua fan lo vorrei vedere pure capitano della Fiorentina, come ho detto più volte e Biraghi non me ne voglia.

Sia Bonaventura che Kayode fanno parte della folta schiera dei viola impegnati con le rispettive Nazionali e che rientreranno alla spicciolata per prepararsi alla gara di lunedì al Franchi. Gli ultimi saranno gli argentini, che speriamo riescano a smaltire velocemente il jet lag per dare il loro contributo alla Viola. Nico, ormai imprescindibile per Italiano, ha fatto bella mostra di se pure con l’Argentina servendo l’assist per il primo gol di Messi contro il Perù dove ha giocato uno spezzone di gara pure Quarta.

L’importante è che tornino a casa senza infortuni, galvanizzati dalla belle prestazioni, per chi le ha fornite, e pronti a rituffarsi nel mare delle emozioni viola.

La Signora in viola