NON SOLO MUTU

02.03.2012 15.30 di Paolo Bocchi

Nella marcia di avvicinamento alla fondamentale sfida di domenica contro il Cesena, uno degli argomenti maggiormente dibattuti è il ritorno a Firenze dei tre ex viola. Sembra quasi scontato che su Adrian Mutu si catalizzino le maggiori attenzioni, e anche qualche rimpianto, di stampa e addetti ai lavori. Ma la nostra redazione è molto legata ad un altro ex, forse non altrettanto rimpianto ma sicuramente meritevole di un caloroso saluto quando domenica tornerà a calcare il prato del Franchi: Mario Alberto Santana. L'argentino nei suoi sei anni trascorsi a Firenze ha alternato momenti felici a periodi bui, dovuti principalmente ai numerosi infortuni che hanno caratterizzato la sua esperienza in viola. Gli elogi a volte hanno finito per essere superati dalle critiche, perfino dalle contestazioni di alcuni per una forma che a volte tardava ad essere ritrovata. Oppure per quella sua tendenza ad insistere un po' troppo nel dribbling, una delle sue specialità. Ma da parte di Santana mai una polemica, soltanto lavoro durante la settimana e massimo impegno in campo la domenica. Nella scorsa stagione, molto grigia per la Fiorentina, Santana è stato sicuramente il migliore dell'intera rosa, per impegno, qualità e costanza di rendimento. Come noto questo non bastò per la sua riconferma, e Santana finì al Napoli. Ma prima di lasciare Firenze fu graditissimo ospite della nostra redazione, da lui scelta per salutare la città e i suoi tifosi. Soprattutto nel parlare del pubblico viola Mario era visibilmente emozionato: "Aver indossato questa maglia è stato un onore. Vorrei abbracciare e baciare ogni singolo tifoso viola e ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me. Anzi, lo voglio fare per davvero...". E a quel punto Mario si piegò verso una foto della Fiesole e la baciò davvero. Fu un momento emozionante per tutti noi, per il quale non possiamo che ringraziarlo di cuore. Caro Mario, domenica nessuno sconto, perchè la posta in palio è troppo alta. Ma a fine partita siamo certi che il pubblico del Franchi si ricorderà di te.