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NOVEMBRE DA PAURA

di Tommaso Loreto

Non ha voluto parlare, Delio Rossi, al termine dell'amichevole con la Rondinella. Il tecnico viola sarebbe stato sicuramente bersagliato dalle domande sul modulo, sui singoli, sugli eventuali recuperi. E sulla gara contro il Milan. Meglio, allora, rimandare ai prossimi giorni le prime valutazioni. E, di conseguenza, anche le prime parole in merito al campionato che attende la Fiorentina. Perchè si fa presto a rilanciare la corsa all'Europa, ma di fatto serviranno i punti sul campo.

E i viola saranno chiamati, fin da subito, a tenere ritmi adeguati, se non proprio accelerati. Si comincia con il Milan, sabato prossimo. Con i rossoneri tornati in scia per la vetta, trascinati da un attacco che sopperisce all'assenza di Cassano con il ritorno prima di Robinho, poi di Pato, quest'ultimo vera bestia nera della Fiorentina. Ma è tutto l'organico del Milan a far intendere che, sabato sera, servirà una Fiorentina super per uscire indenni.

Eppure, subito dopo il Milan, gli ostacoli saranno la costante. La trasferta di Palermo, la sfida interna contro la Roma, la prima uscita stagionale a San Siro contro l'Inter, sono le tre tappe che accompagneranno la Fiorentina lungo tutto il mese di novembre. E la squadra attraverso le scelte del suo allenatore che, dopo qualche settimana di lavoro in più, potrà conoscere anche meglio potenzialità e caratteristiche del gruppo a disposizione. Tanto vale, per ora, accontentarsi (si fa per dire) del match contro il Milan. Se il buongiorno si dovesse vedere dal mattino, il mese di novembre potrebbe fare meno paura.