NUOVA VESTE
Si è indubbiamente parlato poco di calcio nelle ultime ore, inevitabilmente un po’ tutti sono stati travolti dalla polemica per l’esultanza di Simeone. A margine dei tre punti che la Fiorentina ritrova dopo 76 giorni, però, c’è più di un aspetto positivo da tenere di conto. Non tanto perché la Fiorentina si possa considerare pienamente guarita - non potrebbe essere così, non dopo un’unica vittoria con l’Empoli negli ultimi 9 turni - ma perché tra le pieghe dei novanta minuti di domenica è emersa una nuova veste tattica che ha aiutato soprattutto Simeone. L’assist e il gol testimoniano una prestazione dell'argentino più semplice rispetto al passato, con compiti esclusivamente da attaccante di area di rigore e senza troppo sfiancarsi svariando per il campo.
Ma più in generale tutto l’assetto visto contro l’Empoli ha fornito risposte incoraggianti, ancor di più alla luce di quel gol di Krunic che avrebbe potuto tagliare le gambe a una squadra ancora prigioniera di sé stessa. La difesa a tre certamente deve essere ancora registrata, Norgaard era soltanto alla prima da titolare e Gerson continua a entrare e uscire troppo spesso dalla partita, ma quando la Fiorentina è stata chiamata a reagire l’ha fatto anche con qualche buona trama, e non esclusivamente affidandosi agli strappi di Chiesa. Sotto questo profilo anche qualche altro singolo ha aiutato tutto il gruppo a superare il momento più difficile.
Lo stesso Pioli, nel dopo gara, ha giustamente sottolineato come la parata di Lafont su Caputo, quando i viola erano da poco passati in vantaggio, possa essere equiparata a un gol. In effetti quell’intervento fatto di istinto e tempi di reazione esplosivi ha salvato la Fiorentina da un pareggio che avrebbe avuto conseguenze pesanti, e per lo stesso portiere francese dev’essersi trattata di una bella rivincita dopo le recenti critiche. La respinta sballata contro la Roma e il gol di Florenzi e poi i gol incassati a Reggio Emilia avevano reso più pesante la responsabilità di Lafont sugli ultimi risultati, e quella parata simile a un gol può certamente aiutare il diciannovenne a riprendere il cammino con un pizzico di serenità in più.
Proprio come per Pioli, tornato ad assaporare i tre punti e le cui modifiche all’assetto hanno dato risposte positive. Al tecnico si chiedeva qualcosa in più, con l'Empoli l'ha fatto. Se fino a domenica erano cambiati tutti i singoli, il passaggio a un nuovo modulo per ora ha regalato una nuova veste alla Fiorentina tornata vincente. Può darsi che già sabato a San Siro Pioli preferisca tornare all’antico, ancora c’è qualche giorno, ma l’opportunità di poter passare da un modulo all’altro diventa un appiglio in più per questa squadra. Chiamata a confermare di essere uscita dal tunnel, ma soprattutto di sapersi trovare in campo con maggiore facilità e anche con un attaccante meno isolato grazie alla maggiore vicinanza di un Mirallas che nelle ultime due gare ha scalato qualsiasi gerarchia offensiva.