.

NUOVE PROSPETTIVE

di Marco Sarti

"Il ciclo, dopo tante soddisfazioni, è finito, ripartiremo coscienti di quel che è stato fatto". Questo il pensiero del ds viola Pantaleo Corvino al più tardi di dodici ore fa. Naturale pensare che la maggior parte dei giocatori simbolo di un quinquennio di soddisfazioni non potranno essere più la base su cui ricostruire. Ecco che allora che le fondamenta saranno costruite attraverso nuovi investimenti e la squadra che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato sarà presumibilmente tutta da scoprire e da valutare.

Tutto ripartirà da Pantaleo Corvino: a lui sarà affidata la rifondazione visto che, anche ieri, si è avuta la nettissima sensazione che il contratto che lo legherà fino al 2015 con i viola è già sostanzialmente sottoscritto. Non resta che chiedersi quindi quali saranno le direttrici di mercato che l'uomo di Vernole seguirà per la tanto sospirata ricostruzione, ed anche in questo caso la storia potrebbe essere in qualche modo riscritta.

Pantaleo Corvino ama da sempre il mercato balcanico, inutile nasconderlo, alcuni tra i migliori colpi della sua gestione prima salentina e poi toscana li ha messi a segno in quella zona: Vucinic, Jovetic, Ljajic sono solo alcuni tra i nomi che vengono in mente, non ultimo Nastasic, il diciottenne già praticamente preso dai viola. Eppure qualche cosa si muove anche in altre direzioni: per esempio è proprio di ieri la notizia di un grosso interessamento della Fiorentina per Leto del Panathinaikos, oppure è di qualche settimana fa la notizia di qualche chiacchierata con il Basilea per Shaquiri, c'è poi l'interesse per Vossen del Genk e il grande studio del mercato francese, da molto tempo poco battuto dai viola e che quest'anno potrebbe invece portare qualche giocatore. C'è poi il mercato italiano, quello del Catania (Alvarez e Maxi Lopez piacciono molto), quello che porta ad Udine (Asamoah è un autentico pallino del ds). 

Corvino si muove, cosciente che la rifondazione non sarà semplice ma anche consapevole che "per fare una buona squadra non bisogna spendere per forza, basta scegliere i giocatori buoni". Molte cose, dalla prossima estate, cambieranno, tanti giocatori considerati fondamentali potrebbero essere rimpiazzati, non resta che sperare che l'anno di assestamento sia già passato e che, dal prossimo, si possa ricominciare a gioire, godere ed esultare per la nostra Fiorentina.