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NUOVO ANNO, VECCHI PROBLEMI: RIECCO LA FIORENTINA SPRECONA

di Niccolò Santi

Il pareggio con cui la Fiorentina ha aperto il suo 2023, ieri contro il Monza, conferma un trend ampiamente discusso nell’anno passato. Si tratta, udite udite, dell’incapacità degli uomini di Vincenzo Italiano di concretizzare le occasioni create. La prova visiva colpisce da subito, in particolare a fronte dell'iniziale inabilità avversaria nella fase di reazione, dopodiché si passa ai dati veri e propri che, quanto mai spietati, fanno da perfetta cartina tornasole e inchiodano i viola.

Sì perché prima di tutto risulta che i gigliati abbiano avuto ben 19 azioni da gol, più del doppio di quelle prodotte dalla squadra di Palladino, 8. Così come l’indice di pericolosità dà ragione alla Fiorentina - 62% - a differenza di un Monza fermo al 51% (e comunque mai domo nella ripresa). Se vogliamo, pure la supremazia territoriale esalta i viola, 56% (44% i lombardi). A riprova della nostra amara tesi, emerge per giunta come la Fiorentina abbia tirato ben 22 volte; i brianzoli 10.

Le conclusioni in porta sorridono ugualmente ai viola: 6 invece delle sole 3 operate dalla compagine biancorossa. Doppi sono anche i tiri fuori della Fiorentina, cioè 10, rispetto ai 5 del Monza. Le statistiche, insomma, preoccupano, o quanto meno tornano a far suonare un vecchio campanello d'allarme, che non sembra tuttavia turbare troppo mister Italiano: "Potevamo far notare ancora di più la crescita sotto porta, che a tratti mi è piaciuta". Eppure i numeri parlano chiaro...