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NUOVO STADIO, Il progetto Matrioska

di Cosimo Lippi
Firenzeviola.it

È possibile che uno stadio come la proverbiale moneta, abbia due facce? Oppure potremmo dire che, come una matrioska, uno stadio ne nasconde un altro? Oggi non è giornata per fare dietrologie, però lo spunto ce lo ha dato Mencucci presente alla presentazione dei progetti per i giovani in collaborazione con il Comune rivolti ai giovani per uno sport e un tifo responsabile. In sala stampa, sedendo proprio accanto a Nardella, vice sindaco nonché “visitatore” (come si definisce lui) in consiglio d'amministrazione della Fiorentina, Mencucci si è espresso in questo modo: “Queste iniziative dimostrano come il calcio possa essere usato per fare cultura nella nostra città. Queste iniziative con il Comune ribadiscono i nostri ottimi rapporti. E a questo proposito ringraziamo il Comune per il proseguo dell'iter sulla questione stadio; noi guardiamo con positività al lavoro del Comune”.

Un'affermazione piuttosto chiara rispetto alle aspettative di veder finalmente realizzata quella che a tutt'oggi sembra essere la chimera viola e la futura panacea ai problemi della Fiorentina. Un'affermazione del genere, alla luce delle decantato progetto “no cittadella, no party” della dirigenza viola, che tra l'altro ci trova perfettamente concordi, suona come una seria presa di impegno su un cammino, quello della realizzazione dello stadio, che si sta tracciando solo negli ultimi tempi. Però c'è un rovescio della medaglia ed è sempre di Mencucci che fuori dalla sala stampa, alle domande dei giornalisti presenti ha voluto precisare che “ancora non sappiamo come si svolgerà il bando e dunque non abbiamo idea di come proseguirà il progetto stadio”.

Stupisce sentire l'ad viola mettere le mani avanti dopo che si era mostrato ottimista solo pochi minuti prima. Tra un'affermazione e l'altra, tra una responsabilità rimpallata e l'altra, tra un discorso tra Comune e ACF che sembra un concerto per sordi, assordante per confusione e naturalmente refrattario alla chiarezza, ciò che rimane è la sensazione che l'unica cosa importante sia far vibrare ancora una volta le corde dell'emotività del tifoso viola. Noi per ora, aspettando cosa ci riserva il futuro, ci affidiamo alle parole di Mencucci con ottimismo.