.

NUOVO STEMMA, NUOVE AMBIZIONI: UN CAMBIO DI STILE SULLE ORME DELLE BIG

di Alessandro Di Nardo

La Fiorentina, o meglio il suo simbolo, cambia volto dopo trent’anni. Lo stemma voluto dalla presidenza Cecchi Gori lascia spazio al nuovo logo progettato dalla società di Rocco Commisso in una svolta d’immagine per il club viola. Il nuovo design, più squadrato e minimale, manda di fatto in pensione il rombo allungato con bordature d’oro e giglio smussato che ha campeggiato sulle maglie della Fiorentina dal ’92 ad oggi. O meglio, fino a qualche mese fa, vista la scelta fatta in estate di riproporre sulla tenuta da gioco di questa stagione il giglio dei Pontello. Già questo cambio, una novità che però campeggiava solo su maglie da gioco e su alcuni articoli sportivi, era un segnale lanciato da Commisso che, da navigato imprenditore sa quanto il rebranding sia fondamentale nel processo di modernizzazione di una società.

La gestione americana della Fiorentina si lega quindi ad un simbolo ad hoc, in una strategia di marketing che noi di FirenzeViola.it avevamo anticipato già in tempi non sospetti e che segue quanto fatto sia dalle altre proprietà a stelle e strisce arrivate in Italia che in generale i numerosi cambi di “stile” delle più importanti realtà calcistiche: mossa già fatta in precedenza dal presidente Tacopina al Venezia e ripetuta a Bologna da Saputo; a Roma invece, sponda giallorossa, sia Pallotta che, più recentemente, la famiglia Friedkin, ha apportato piccole ma significative modifiche allo stemma. Se espandiamo lo sguardo anche alle altre proprietà, Juventus ed Inter hanno messo il nuovo logo al centro di un cambiamento di immagine che ha coinvolto tutti i prodotti legati ai due club.

La Fiorentina si mette quindi sulla scia delle grandi per una rivoluzione di tipo grafico e simbolico che anticipa, o almeno così ci si augura, il “rinascimento” della società in termini di risultati. Per questo, ricercando comunque un restyling moderno, la Fiorentina ha voluto pure un legame con le pagine più gloriose del suo passato: il “nuovo” giglio infatti non è altro che quello disegnato da Luigi Ridolfi (una delle figure centrali nella fondazione della società) e presente sulle maglie viola dalla stagione 1957/58 a quella 1966/67, periodo in cui la Fiorentina conquistò 12 trofei. Questa ulteriore mossa di marketing della Fiorentina può essere inquadrata in un discorso più ampio portato avanti in questi anni di presidenza Commisso, un doppio slancio, sia verso la brandizzazione di un marchio Fiorentina con lo scopo di superare anche i confini locali, sia verso l'esaltazione del profondo legame tra la squadra, la città e la sua storia.

-Rivivi qui sotto la presentazione di oggi con le foto ed i video condivisi acffiorentina.com