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NZOLA, LA SCELTA DI PALLADINO E DUE DUBBI DA SCIOGLIERE: GIORNO CHIAVE

di Andrea Giannattasio

Si muove il mercato della Fiorentina. Soprattutto in uscita, visto che in questa fase la priorità del club viola è quella di sfoltire il prima possibile una rosa lunga (sono 31 - compreso Kean e tolto Pierozzi - gli elementi presenti in questi giorni al Viola Park, senza contare i prossimi rientri dei nazionali) e garantire a Raffaele Palladino un numero congruo di elementi certi su cui lavorare e impostare la prossima stagione. Si spiega anche così il blitz che è andato in scena questa mattina al Viola Park tra la società (in sede erano presenti il dg Ferrari e il ds Pradè) e il potente manager Giovanni Branchini, che tra i suoi assistiti annovera M'Bala Nzola, ovvero una delle pedine che sembra avere davanti a sé una strada già tracciata.

L'ex Spezia - al pari di Ikoné e di Amrabat - fa parte di quell'elenco piuttosto ristretto di calciatori che al momento sa già di avere poche speranze di permanenza a Firenze. E questo sia per un'annata, quella da poco conclusa, che ha portato in dote appena 7 reti in 47 partite (una media di un gol ogni 318' giocati) sia perché l'angolano è un attaccante che non sembra avere quelle caratteristiche che Palladino chiede ad un numero 9 idoneo a fare il terminale di riferimento del 3-4-2-1. Gli interessi (attenzione: non offerte vere e proprie) fatti pervenire all'attenzione della Fiorentina non sono mancati, su tutti quelli del Cagliari e del Lecce del vecchio estimatore Pantaleo Corvino, eppure non sono pochi i nodi da sciogliere attorno al classe '96.

Il primo è quello legato al prezzo che la Fiorentina fa del suo centravanti: essendo stato pagato 12,6 milioni solo un'estate fa, l'obiettivo del club di Commisso è quello di provare a limitare i danni della minusvalenza in caso di cessione a titolo definitivo. Ergo, la base di partenza da cui si muoverà la società per ogni trattativa sarà non meno di 10 milioni di euro. Il secondo tassello da mettere a posto è quello relativo all'ingaggio percepito da Nzola: 1,5 milioni, una retribuzione in media con il monte stipendi dei giocatori viola ma - sulla carta - decisamente troppo alta per realtà (come quella sarda e quella salentina) che non possono permettersi esborsi di questo tipo. Ecco perché, mai come stavolta, il faccia a faccia tra Branchini e la Fiorentina dovrà dare un chiaro indirizzo.