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O LA VA... O LE COPPE

di Dimitri Conti

Fiorentina - Napoli di giovedì sera, viste le carte in campo e la situazione attuale in riva all'Arno, è partita che sembra già un crocevia per il futuro, specie per le ambizioni viola. Dopo le due sconfitte consecutive rimediata dalla truppa di Paulo Sousa, uscita con le ossa rotte dalle due trasferte mortifere sui campi di Genoa e Lazio, adesso infatti l'imperativo non può che essere uno soltanto: vittoria. L'avversario non è esattamente l'ideale: il Napoli di Maurizio Sarri, tutto bollicine e scambi offensivi ad alta velocità nel nuovo "tridente leggero" sponsorizzato dalle parti di Castel Volturno, ideato per dare libertà espressiva ad un centravanti totalmente atipico, ma incredibilmente efficace, come Dries Mertens. Arrivati ad un passo dal giro di boa in campionato, dato che dopo i partenopei si chiuderà il girone d'andata a gennaio con il Pescara, questa Fiorentina sembra di fronte ad una scelta quasi necessaria.

Perdere, o comunque non vincere, contro il Napoli potrebbe suonare all'incirca come un "addio" della Viola agli obiettivi nobili del campionato. Neanche il pareggio, con tutta la sua mediocrità nel sistema calcio a tre punti, potrebbe far sorridere dalle parti di viale Fanti, ed evitare di far perdere ai viola il treno buono. Ma, in caso contrario, probabilmente non resterebbe alternativa alla squadra in maglia viola al puntare tutte le proprie carte sulle coppe. A gennaio sarà la volta del Chievo in Coppa Italia, mentre per febbraio l'urna di Nyon ha designato il Borussia Mönchengladbach, avversario non facile ma alla portata, come ostacolo nei sedicesimi di Europa League. In una stagione dove in campionato le difficoltà sembrano ormai palesi, e dove un rendimento così altalenante non può permettere di sognare troppo in grande, la chiave di volta potrebbe essere rappresentata dalle competizioni a scontro diretto, nelle quali una Fiorentina "che può giocarsela con tutte" - parola di Corvino - può provare a far tornare la passione, la fame e la voglia di vittorie alla sua tifoseria.