OBIETTIVO MINIMO
Più che una scommessa un augurio, quello di riuscire a far meglio di un girone d’andata in cui l’anno scorso la Fiorentina si ritrovò all’angolo in più di una circostanza. Il termine di riferimento pescato dal Presidente Commisso, ieri sera nel corso della premiazione del Torrino d'oro, suona quasi come l’obiettivo minimo per un gruppo che ha incontrato le sue prime difficoltà sul finire dei cinque impegni d’apertura, tra campionato e Conference.
Con 23 punti e un passivo di -4 tra gol fatti e subiti i viola arrivarono al giro di boa con il fiatone, e sotto questo profilo vien da augurarsi che il gruppo di Italiano riesca a ingranare la marcia con ampio anticipo. Se già l’esame Atalanta non bastasse a raccontare di una ripartenza in salita lo stesso esordio nel girone europeo, in Belgio, rappresenta ulteriore banco di prova per una squadra ancora in cerca di una fisionomia definitiva.
Mentre il tecnico è chiamato a sopperire a quanto non è arrivato dal mercato, con la mancanza di troppe alternative in difesa e un gruppo di esterni da ruotare, la certificazione della proprietà è ancora su una squadra considerata più forte rispetto all’ultima stagione. Responso quest’ultimo inevitabilmente da affidare al campo, fin da domenica prossima, ma per il quale il primo target, possibilmente da migliorare, non può che esser quello di far meglio di 6 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte.