OBIETTIVO TRAINING GROUND: LA STRATEGIA DI COMMISSO
Sono giorni frenetici in casa Fiorentina, tra le ufficialità dei primi arrivi che costituiranno la società fino agli incontri che nella giornata di oggi dovrebbero avviare la pianificazione della prossima stagione con il primo vero colloquio tra Rocco Commisso e Vincenzo Montella. Ma nel frattempo, il nuovo proprietario viola allarga il proprio pensiero anche a quello che sarà il futuro delle strutture che a Firenze dovranno ospitare gli allenamenti della squadra viola, con l'idea, molto americana, di costruire un centro sportivo polifunzionale che permetta a tutte le squadre di allenarsi insieme, per crescere insieme. Un'idea che avevano portato avanti anche i Della Valle negli ultimi mesi, salvo poi interrompere le trattative con i terreni individuati proprio perché decisi a cedere il club il più velocemente possibile.
Rocco ha voglia di insediarsi subito in città e lo vuole fare allargando le proprietà del club regalando alla Fiorentina una nuova "casa". Attualmente le idee al vaglio, nonostante si sia solo al principio e che nulla sia effettivamente pianificato, sono sostanzialmente due: comprare il Centro Sportivo "Davide Astori" provando ad allargarsi nelle aree immediatamente circostanti; oppure trovare un terreno adatto per costruire un grande centro con tanti campi da gioco, palestre, infermerie, mense ecc. proprio come nei "training ground" statunitensi. Commisso ha già dichiarato di pensare "fast", veloce, e di voler aumentare il valore della club e del fatturato seguendo il modello delle squadre vincenti in giro per l'Europa. Prenderà spunto dalla Premier League ma anche dalla Continassa, sede degli allenamenti della Juventus.
Nelle cene fiorentine in compagnia del sindaco Dario Nardella si è parlato anche di questo. Il solco è tracciato e Commisso lo vuole seguire senza perdere troppo tempo. I risultati passano dagli investimenti sui giocatori ma anche su quelli che permettano al club di crescere partendo dal settore giovanile via via fino ad arrivare alla prima squadra. Ci vorrà pazienza, quella che ha più volte richiesto lo stesso proprietario nei suoi primi giorni a Firenze, ma gli obiettivi sono sempre più chiari e soprattutto abbracciano l'ambiente viola a 360°.