OCCASIONI SPRECATE
Doveva essere un'ottima occasione per far parlare di sè, alla fine vien da pensare che sia meglio non soffermarsi troppo sulla gara di stasera. Perchè la stagione è ancora lunga, anche e soprattutto in Europa, e perchè il momento si fa di certo delicato per la squadra viola. Montella e i suoi richiami sulle pretese verso questa Fiorentina, di fatto, lo conferma. Resta però la sensazione che le cosiddette seconde linee stasera abbiano steccato la prova, e se contro il Paços non si mette in campo la giusta voglia è difficile aspettarsi exploit in situazioni più impegnative.
Bakic e Alonso, per citare due tra i più deludenti, hanno in pratica dimostrato che certe motivazioni non sono poi così semplici da ritrovare, anche contro un avversario abbordabile, mostrando peraltro limiti sui quali c'è ancora bisogno di lavorare. E molto. Montella, nel dopo gara, ha difeso un po' tutti affidandosi a un secondo tempo su livelli più accettabili, ma resta una prestazione comunque al di sotto delle aspettative e delle potenzialità di questa squadra. E dopo la sconfitta di Udine era lecito attendersi una reazione più importante.
Discorso a parte merita poi Ilicic, questa sera di gran lunga il più atteso. Lo sloveno continua a essere estraneo al gioco, e se a detta del tecnico gli atteggiamenti lasciano il tempo che trovano (e avrebbe poco senso pensare che lo stesso Ilicic si risparmi) è indubbio che quello visto ieri sera in Portogallo sia lontano anni luce dal giocatore arrivato dal Palermo e pagato la bellezza di 9 milioni di euro. Il tempo per far ricredere tutti c'è tutto, come detto, ma le occasioni non sono infinite, soprattutto se i big come Cuadrado e Pizarro dimostrano di poter cambiare la partita da un momento all'altro.
Se il mercato di gennaio è dietro l'angolo, valutazioni definitive incluse, la Fiorentina bis vista stasera deve assolutamente scuotersi, magari prendendosi una bella rivincita contro il Dnipro il 12 dicembre nell'ultima gara del girone. Fosse solo per blindare definitivamente il primo posto nel girone. Perchè regalare 45 minuti agli onesti portoghesi del Paços (difficile dare una definizione all'errore di Bebè nel primo tempo) significa non solo non valere il confronto con i titolari, ma non metterci nemmeno troppo la testa.