OCCHIO ALLE SPALLE
La sensazione che la Fiorentina avesse mollato il suo cammino in campionato la si era percepita già netta nel tracollo di Napoli per 3-0. Da allora, per i viola, il percorso in Serie A si è trasformato in una vera e propria carneficina: altri due ko (per giunta interni), altri 4 gol subiti ed appena uno segnato. Segno profondo di una crisi interna che ha le sue radici in un problema di natura psicologico. Le risposte in campo contro la Dinamo Kiev, del resto, c’erano state ed erano risultate buone, segno evidente che la strada che porta a Varsavia in questo momento è l’unico vero interesse di uno spogliatoio che nel giro di sei giorni, tra le mura amiche, è caduto prima con la 13a e poi con la penultima in classifica: due tonfi rumorosi, pesantissimi per il morale di giocatori e piazza.
Per la Fiorentina si tratta del terzo ko interno consecutivo (se consideriamo anche la debacle contro la Juve in Coppa Italia), così del terzo in campionato (considerando il 3-0 del San Paolo): un frano pericolosissimo che adesso ha messo in netta discussione anche il piazzamento europeo dei viola per la prossima stagione, visto che per i ragazzi di Montella il 6° posto già da mercoledì potrebbe più non essere così sicuro (la Fiorentina sarà di scena a Torino con la Juve e Genoa e Torino - rispettivamente impegnate in trasferta contro il disastrato Milan ed il Palermo - potrebbero approfittarne). Il calendario dei viola, in ogni caso, resta sulla carta in discesa (visto che la stessa Samp, là davanti, continua a fallire ogni tentativo di fuga) così come il 5° posto, che quest’anno vale Europa League diretta, resta ad una sola lunghezza. Guardare avanti? Sì, è ancora giusto farlo. Ma iniziare a temere il recupero alle spalle deve diventare in casa viola un tema di scottante attualità.