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OCCHIO DI RIGUARDO

di Andrea Giannattasio

Che la Fiorentina abbia da sempre avuto un occhio di riguardo verso Lorenzo Tonelli non lo si scopre certo oggi. Anche perché in estate, i viola un tentativo per arrivare al forte centrale dell’Empoli lo avevano fatto eccome. Un pourparler appena abbozzato, al quale però il ds Carli ed il presidente Corsi avevano risposto fin da subito “no, grazie”. La stima però, nonostante il secco rifiuto azzurro, è rimasta immutata per Tonelli, fiorentino di nascita (e con una famiglia profondamente radicata nel capoluogo toscano) ma empolese di adozione, simbolo e fiore all’occhiello - tra i tanti - del vivaio azzurro, che in questi anni ha saputo dare risultati esaltanti. 

Del resto, l’attenzione che i viola hanno spesso e volentieri mostrato in questi mesi non è certo disinteressata, visto che proprio nel derby della passata stagione, all’Artemio Franchi, fu proprio Tonelli a fermare sull’1-1 la formazione di Montella, lanciata verso la lotta Champions. Un dispiacere che ancora oggi fa godere tutta Empoli e che proprio nelle bocche dei dirigenti viola ha lasciato più di un retrogusto amaro. Certo, non sono mancate in questi mesi anche alcune incomprensioni tra Tonelli ed il colore viola, come ad esempio una foto pubblicata tempo fa dal difensore sul suo profilo Facebook (che ritraeva il compagno Mchedlidze discutere più che animatamente con Borja Valero) o anche il diverbio avuto con Vincenzo Montella a bordocampo al termine del derby del Castellani di inizio maggio.

Piccoli litigi insomma (meglio, forse, normali peccati di gioventù) che però non hanno di certo cambiato la stima che la Fiorentina ha coltivato in questi anni per Lorenzo Tonelli, che proprio in questa stagione dopo l’addio di Rugani sta confermandosi ad alti livelli finendo per attirare su di sé l’interesse di tutti i club più blasonati in Italia. Tra cui, appunto, i viola, che domenica nel derby sperano di poter evitare un altro dispiacere dal fiorentino dal sangue empolese.