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ODRIOZOLA, I primi mesi a Firenze ed il suo futuro

di Alessandro Di Nardo

Quando Alvaro Odriozola è arrivato a Firenze, il 28 agosto scorso, i tifosi della Fiorentina lo hanno accolto con un mix di entusiasmo ed incertezza legata al suo passato. Un palmares di tutto rispetto (5 coppe, tra cui la Champions League 2019/20, tra Real Madrid e Bayern), ottenuto però da comparsa ed un talento che sembrava essersi perso tra le panchine dei blancos e quelle bavaresi. In meno di quattro mesi l’esterno spagnolo è però riuscito ad inserirsi alla grande nel gruppo viola e soprattutto a conquistare Vincenzo Italiano.

La scintilla scatta l’11 settembre 2021 durante un Atalanta-Fiorentina: Lorenzo Venuti si infortuna a inizio gara ed è costretto ad uscire; al suo posto, sulla destra, entra Odriozola, all’esordio in Italia. Partita solida e propositiva e vittoria storica a Bergamo; da lì Italiano rinuncia solo di rado al classe ’95, che ha finora collezionato 989 minuti in campionato, già più di quanto fatto nell’ultima stagione al Real ed in quella precedente, quando era in prestito al Bayern. Dopo la scintilla di Bergamo, Odriozola ha conquistato Italiano per la sua dinamicità e spinta costante sulla destra (ha una media di 10.300 km percorsi a partita), ma anche per la capacità di trovarsi a meraviglia con l’esterno alto di destra prediletto dal tecnico, ovvero José Maria Callejon. I due si intendono alla grande perché, come affermato da Odri nel post-partita di Fiorentina-Sassuolo, sembrano parlare la stessa lingua in campo; lo si vede nei movimenti che i due spagnoli seguono la stessa pagina del copione.

In questi primi mesi a Firenze il basco ha evidenziato anche alcune carenze nella fase difensiva, dovute sia ad un' impostazione, quella avuta in Spagna, che prevede meno compiti di contenimento per i terzini, ma anche e soprattutto ad una struttura fisica (1,76 metri di altezza per 66 chili) che non gli permette di reggere botta contro i fisicati esterni di fascia che si trovano in Italia, diventando così un mismatch che gli avversari ricercano prevalentemente sulle palle alte.

L’impatto con la Serie A è però sicuramente positivo e Odriozola sta crescendo (6 titolarità nelle ultime 8, col primo assist del campionato sfornato a Vlahovic contro lo Spezia), tanto da alimentare il desiderio di tenere lo spagnolo a Firenze ancora per lungo. C’è però da risolvere la disputa col Real Madrid, che quattro anni fa lo ha pagato 30 milioni e cercherà di limitare la minusvalenza per quanto possibile. La Fiorentina vanta dal canto suo una prelazione sull’eventuale riscatto a fine stagione ma l’impressione è che tanto passerà dalla volontà del calciatore, innamorato di Firenze ma desideroso di giocarsi ancora una volta le sue carte in maglia merengue dove, ha detto qualche mese fa, Ancelotti lo aspetta.