OLIVERA, Tutta una questione di indisciplina
Ruben Olivera, soprannominato El Pollo, in due presenze con la maglia viola, ha già stabilito un piccolo record, quello di aver preso un giallo nella prima partita in viola, e un rosso ieri sera che gli costerà 3 giornate di squalifica in una squadra che non può certo definirsi molto fallosa ( in media un cartellino rosso ogni 10 partite). In carriera, dall'Uruguay all'Italia, passando per la Spagna, Olivera ha collezionato 185 presenze, e la bellezza di 42 cartellini gialli e 9 rossi, per un numero di giornate di squalifica per quanto riguarda la sola Seria A, di 17 giornate. Quello dei cartellini gialli sembra essere un problema particolarmente attuale. Tra l'anno scorso e quest'anno (un anno e mezzo al Lecce più le due partite con la Fiorentina) sono addirittura 15, rendendo Olivera uno dei giocatore più fallosi del campionato italiano. Un'escalation che dovrebbe preoccupare mister Delio Rossi che oltre a lavorare sulla tattica e sulla testa dei suoi giocatori, deve pensare oggi anche a dover trovare il modo di contenere la foga del centrocampista uruguayano. Suona come una considerazione amara quella del mister quando ieri sera a fine partita ha detto che Olivera "quel fallo se lo poteva evitare".
In confronto alle 269 partite giocate da Behrami che ha collezionato 48 gialli e 4 rossi, o alle 359 di Montolivo con 59 gialli e 2 rossi, la media del nuovo innesto del mercato di gennaio è quella di un giocatore che non fa della disciplina la sua caratteristica migliore. L'ultimo giocatore che ci ricordiamo ad aver ottenuto una media altrettanto alta in Fiorentina è Felipe Melo, che almeno alla foga univa una certa dose di sostanza in mezzo al campo. In attesa di vedere il “vero Olivera”, la “questione di tempo” richiesta alla piazza fiorentina per ora è quella che riguarda le sole giornate di squalifica.