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OLTRE 20 PUNTI IN 11 GIORNATE? LA STORIA DICE: VIOLA ALMENO 5° A FINE CAMPIONATO

di Jacopo Mannina

Come dice il detto, "Chi ben comincia…". La Fiorentina non è ancora a metà dell'opera, ovviamente, ma il gruppo allenato da Palladino, grazie anche alle due vittorie “sporche” in altrettante trasferte — a Genova e Torino — è riuscito a mettere molto fieno in cascina. Non solo: Kean e compagni ora sono terzi e, mattoncino dopo mattoncino, punto dopo punto, si ritrovano ad un soffio dalla vetta, distante solo 3 punti. Una Fiorentina in formato tricolore? Ovviamente è proibitivo parlarne, ma, come ricordava Less Brown, "Punta alla luna: se non ci arrivi, avrai camminato tra le stelle". E le stelle, per la Viola, potrebbero rappresentare un piazzamento in un'Europa più ambiziosa di quella cui i tifosi si sono abituati nelle ultime tre stagioni. Guardando al passato, il paragone è quasi naturale.

Il paragone illustre -  Alzi la mano chi, rivedendo la Fiorentina di ottobre — perfetta con solo vittorie in campionato e Coppa — o quella di novembre, cinica ieri contro il Toro, non ha pensato alla Fiorentina di Paulo Sousa, che nella stagione 2015/2016 era in vetta insieme all'Inter con 24 punti. Una classifica da ricordare con un pizzico di nostalgia, anche se poi quella squadra, allenata dal tecnico lusitano, concluse con un piazzamento in Europa League.

I precedenti -  Nell'era dei tre punti, la Fiorentina, ogni volta che ha iniziato il campionato con almeno 17 punti nelle prime 11 giornate, ha sempre centrato almeno la qualificazione alle coppe europee (inclusa la stagione 2022/23 con il tecnico Italiano, che con soli 10 punti iniziali è riuscito a qualificare la squadra per la Conference League). C'è poi l'eccezione positiva della stagione 1997/98, quando la squadra ottenne alla fine un piazzamento in Coppa UEFA, pur partendo con solo 14 punti dopo 11 giornate. Se si alza l'asticella, in tutti i casi in cui la Fiorentina (eccezion fatta per quella di Sousa) ha superato i 20 punti a questo punto del campionato, ha sempre centrato almeno il quarto posto (se non si prendono in considerazione le stagioni con le penalizzazioni). Questo non ha sempre significato Champions (con Montella, la Viola dovette accontentarsi dell'Europa League), ma è comunque un segnale positivo.

Tante Fiorentine diverse e tanti esiti diversi. In alcuni casi, la Viola, pur partendo bene, ha fallito obiettivi importanti come la qualificazione in Champions League. La squadra di Palladino, per ora, sembra non sentire troppo la pressione; se però guardasse alle proprie versioni del passato, si renderebbe conto che ogni volta che ha superato i 20 punti in questa fase del campionato, ha centrato almeno la qualificazione in Europa League, un traguardo che l’era Commisso non ha ancora raggiunto.


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