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OLTRE L'ULTIMA SPIAGGIA

di Marco Conterio

E' l'ultima spiaggia, ma il problema è cosa c'è all'orizzonte. Perché il cuore del tifoso sobbalza tra la voglia di cambiare e la voglia di vincere. Sinisa Mihajlovic, dopo l'ennesimo flop stagionale, è a rischio. La fiducia ad interim è stata confermata anche dalla società che, tra le righe, ha sottolineato dei "per ora" e dei "per adesso" decisamente eloquenti. Una Fiorentina senza gioco e senz'anima, quanto basta perché arrivi il tempo di un cambiamento radicale.

Contro il Genoa, l'ultima spiaggia. Con la speranza che l'agonia non si prolunghi, perché l'andamento altalenante di questa Fiorentina, senza un perché ben preciso, racconta di una squadra che magari si rialza nuovamente per poi affossarsi ancora alle prime asperità. Per questo il futuro della panchina viola non può e non deve essere strettamente legato all'1X2 della gara di domenica contro il Genoa.

Lì i viola devono dimostrare cuore ed anima. Lì la Fiorentina deve dimostrare di aver imparato l'ennesima lezione e di voler cambiare definitivamente marcia. Non bastano i tre punti, non basta una vittoria strappata con l'ausilio magari della sorte. Serve qualcosa di diverso. Serve una squadra, nel senso pratico e concreto del termine. Altrimenti meglio cambiare, al di là della vittoria o del pareggio eventuale contro Frey e compagni. Le leggi del calcio, in fondo, raccontano anche questo: vincere e convincere. Per un progetto, vero, servono entrambi i concetti.