OLTRE LO STUPORE
Se gli aggettivi per Gaetano Castrovilli cominciano a scarseggiare già a novembre, qualcosa vorrà pur dire. Del resto, ormai non è più una novità vedere il suo nome tra i migliori della Fiorentina. Sia dopo una vittoria, sia dopo una sconfitta. E anche dopo un pareggio come quello col Parma, in cui gli spunti di riflessione su un attacco che fatica a trovare la via del gol affiancano quelli sulla crescita di un giocatore che sembra anche aver già superato la fase iniziale dello stupore.
Perché Castrovilli, il ruolo di sorpresa del campionato, se possibile, l'ha già oltrepassato. Sembra bruciare le tappe, con un ruolino di marcia da far invidia ai più esperti. Arriveranno fasi peggiori, arriverà l'inevitabile flessione, ma non è questo il momento. La cronaca dei fatti - quella che conta - dice che la Fiorentina ha tra le mani un centrocampista totale, in ascesa, giovane e già decisivo. Un mix devastante, se si considera dove giocava fino a pochi mesi fa.
Sempre positivo, dicevamo. Anche contro il Parma, al netto del pareggio che per forza di cose non può soddisfare a pieno, si è avuta la sensazione di vedere un Castrovilli ben più maturo della sua età. Pur con qualche errore di troppo nel primo tempo - in linea con tutta la squadra -, dal computo totale della sua gara si evince come, nel bene o nel male, sia stato sempre nel vivo dell'azione. Gamba, corsa, ripiegamenti e gol. Ancora uno, il primo al Franchi. Ancora di testa dopo quallo contro il Sassuolo (la Fiorentina ne ha messi a segno 5, primato in Serie A - dati Opta). E nelle ultime due gare il tabellino di Castrovilli racconta di due reti e un assist. Insomma, cominciano ad avere regolarità anche i suoi numeri, oltre alle giocate. Segno ulteriore di crescita, il cui andamento ad oggi difficilmente è possibile prevedere.