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ONORA IL PADRE

di Redazione FV

L'investitura arrivata ieri non è di quelle che passano facilmente in secondo piano e soprattutto sotto silenzio. "Bernardeschi merita di vestire la maglia numero 10". Parole e musica della bandiera viola per antonomasia, quel Giancarlo Antognoni che si prepara a tornare in società in pompa magna, con annuncio previsto per le i primi giorni di dicembre. Il giovane fantasista gigliato ha ringraziato chinando la testa in segno di rispetto, conscio che per Firenze, questo passaggio di consegne, così diretto e così esplicito, significa più di tanti gol all'incrocio.  

Bernardeschi non ha mai subito il 'peso' della maglia, ma adesso dovrà avere le spalle un po' più larghe per sopportare un confronto che verrà riproposto a ogni giocata eccezionale, a ogni gol, a ogni convocazione in Nazionale. Contro tutte le chiacchiere dell'ultimo periodo e contro anche i messaggi di Sousa, ieri lo stesso Berna è tornato a parlare di un futuro che potrebbe essere a lungo colorato di viola, soprattutto per volere del patron Andrea Della Valle, che lega la sua immagine alla volontà di portare sempre di più giocatori del vivaio in prima squadra.  

Il trequartista della Fiorentina è diventato una sorta di simbolo, come lo è da sempre lo stesso Antognoni. Bernardeschi dovrà 'onorare il padre' come invocato dai bandieroni della Fiesole. Dovrà portare in alto il nome di Firenze con quel 10 sulle spalle. "Di padre in figlio" come nella migliore tradizione. Un figlioccio che Antonio seguirà da vicino nella sua nuova esperienza societaria e che proverà ad accompagnare nel calcio che conta, senza dover per forza cambiare maglia come previsto da più parti. 

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