.

ONORA IL PADRE (E LA MADRE)

di Dimitri Conti

Quarto comandamento: onora il padre e la madre. Quarta giornata: Udinese-Fiorentina, Riccardo Sottil che calcisticamente è stato generato dalla Fiorentina va a casa del padre, Andrea, con il chiaro obiettivo di dimostrare a lui in prima persona, e più in generale al palcoscenico del grande calcio italiano (e Italiano), come i passi in avanti mostrati nelle prime uscite di questa stagione non siano frutto del caso.

Onora il padre, mica tanto sperano sotto sotto la Fiorentina. Magari “onora” nel senso di renderlo onorato di essere suo figlio, suggerirà qualcuno. Una figura importante ma mai invasiva, quella di babbo Andrea, impegnato attivamente e sempre con una certa sagacia tra la carriera da calciatore prima e quella da allenatore poi, mentre cresceva Riccardo e lo instradava verso quel mondo da lui ben conosciuto. E che ospiterà il primo scontro tra i due.

Verso quella che sarebbe diventata a tutti gli effetti sua madre (non ce ne voglia mamma Monica, presente domani sera al pari del fratello Edoardo per l'imperdibile appuntamento), la guida ai primi approcci - quasi a gattoni - con la Serie A: la Fiorentina. Dopo il Torino, Sottil junior approda a Firenze, ancora poco più che bambino. È il capoluogo toscano a crescerlo e formarlo come calciatore, a lanciarlo verso la strada principale.

Ora, come già fatto intuire dalle parole estive di Pradè, è tempo di ricambiare la fiducia e la determinazione nell’aver portato avanti un percorso. L’esterno classe ’99 questo lo sa, e spera di poterlo fare proprio davanti agli occhi di suo padre, magari con lo scherzetto più grosso, quel gol che sarebbe il primo di una stagione in cui nel tabellino ci è finito fin qui solo sul lato degli assist, due. Gonfiare la rete della Dacia Arena, sia che parta in campo che in panchina, potrebbe dargli ulteriore slancio, forse proprio quello decisivo per mettere (e prendersi) le ali.