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ORA HA ESAGERATO, MENO DISCORSI E PIU' SERIETA'

di Sonia Anichini

Jovetic, Savic, Ljajic, Cuadrado, Joaquin, Salah, Alonso sono alcuni dei calciatori (importanti) che hanno lasciato la Fiorentina negli ultimi anni per motivi vari, dalla voglia di tornare a casa a clausole beffarde, ma soprattutto per vil denaro. Se sei bravo e posso venderti a vantaggio della tanto amata plusvalenza, è chiaro che lasci Firenze. E’ purtroppo un meccanismo che funziona così e con l’autofinanziamento qualche giocatore viene sempre sacrificato.

Non si dice già che per fare il mercato di gennaio si dovrebbe vendere Badelj? Quindi non importa che Sousa se né esca con esternazioni da “procuratore” di Bernardeschi. Non mi sono piaciute le sue parole sul futuro dell’attuale numero 10 in una squadra più ambiziosa della nostra, soprattutto quando si dovrebbe tenere la testa solo al campo per recuperare gioco e classifica.

Siamo perfettamente coscienti che se Federico nostro dovesse trovare una continuità di rendimento a livelli alti, prima o poi lascerà la Fiorentina nonostante le sue sincere parole di attaccamento alla maglia. E’ giovane e sarà un vantaggio anche per lui continuare ancora un po’ a giocare sulle rive dell’Arno, per crescere e consacrarsi definitivamente, ma quando le sirene di grandi club suoneranno alle sue orecchie…andrà via!

La società ha fatto il voto di mantenere i calciatori più titolati, ma quando il Chelsea ha portato un bel gruzzolo per Alonso, lui è volato a Londra.

Rientra nell’ottica di questa proprietà che ha molte colpe, come quelle che comincia ad avere anche il Mister.

Perché denigrare la squadra che alleni? I tuoi uomini, coloro che formano la rosa o che stanno per rinnovare i contratti, lo faranno motivati dalla considerazione che nutri nella Fiorentina? Il rapporto che percepisco fra il Mister e la Fiorentina, è quello da “separati in casa”, sembra che si cerchi di mettersi in difficoltà a vicenda. Da una parte non sono mai arrivati i rinforzi che voleva il portoghese, spengendo le sue e le nostre speranze, dall’altra si tende a punzecchiare con battute quantomeno inopportune. E noi nel mezzo, a subire i giochini di una ormai scontata separazione.

I tifosi sanno benissimo che non possono sognare scudetti o Champions, che di società più ambiziose della loro è pieno il mondo, ma accorrono sempre a sostenere la Viola, convinti che più bella di lei non c’è nessuna squadra.

L’ambizione che personalmente ho, è quella di vedere la mia Fiorentina amata e rispettata da coloro che la ritengono solo un business o un trampolino di lancio verso lidi più prestigiosi.

 

La Signora in viola