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ORA PIOLI VUOLE LA FIORENTINA VERA

di Luciana Magistrato

Archiviato il ritiro di Moena, inizia la fase più importante per la Fiorentina che deve trovare il suo assetto definitivo. Problemi familiari e intestinali dei big e l'arrivo di tanti baby più adatti ad una Primavera che ad una prima squadra hanno caratterizzato questa prima parte della preparazione che ha messo a dura prova la pazienza di Stefano Pioli che con la sua calma ha reso comunque sereno tutto il ritiro e piacevole il lavoro, improntato al divertimento oltre che al sudore e al gruppo più che alle prime donne.

Anche nelle camere di albergo si è respirata aria di gruppo con grandi sfide alla PlayStation (Diakhate e i nuovi arrivati Gaspar e Hugo), a ping pong (Mati onnipresente) o a carte (gli slavi in particolare). Insomma i capricci di Kalinic, Bernardeschi e le situazioni di mercato degli altri big non hanno intaccato la tranquillità. Ma ora, lo stesso Pioli ieri -dopo la gara con il Bari - lo ha sottolineato, serve chiudere certe questioni di mercato ancora aperte per poi completare la rosa con dei pezzi "pregiati", è questo il momento giusto prima che diventi troppo tardi.

Corvino ci sta lavorando, tornerà a Milano per chiudere le questioni Kalinic e Vecino, sistemare quelle di Badelj e Tatarusanu, e portare in viola i colpi attesi da far lavorare già da mercoledì, quando la squadra riprenderà gli allenamenti, con il gruppo, per provarli se non a Lisbona (dove è prevista l'amichevole con lo Sporting) di sicuro nel ritiro tedesco (due le gare).