ORE DECISIVE PER... BERNA
Ore decisive per Berna. Parafrasare l'ormai famoso tormentone viola ("Ore decisive per Longo", ndr) aiuta certamente a fotografare, se non altro in maniera più leggera, l'importante momento che sta attraversando Federico Bernardeschi. Il numero 10 gigliato, il giocatore di maggior talento, colui - in pratica - che deve trascinare (e guidare) la propria squadra in una stagione per molti versi criptica, per non dire altro... La sua assenza a San Siro contro il Milan, nonostante la prova tutt'altro che malvagia della Fiorentina, si è sentita eccome. Più di altre volte, se vogliamo, vista la difficoltà corale nel tirare verso la porta avversaria. Nell'essere concreti, in pratica.
Non sono un caso, ovviamente, i tredici gol segnati (più quattro assist) in 22 presenze stagionali. E non sono un caso nemmeno le voci sul suo futuro che si susseguono ad ogni rete, passaggio o giocata del talento di Carrara. L'Inter, la Juventus, molte big d'Europa. La lista delle pretendenti è lunga, quella degli scout in visita ancora di più. Non c'è da stupirsi, dunque, che la stessa Fiorentina stia provando blindare il suo contratto, sfruttando la scia dell'attaccamento alla maglia mostrato recentemente dal giocatore.
Contatti con l'entourage, un possibile rinnovo entro maggio, un contratto da due milioni a stagione (il tetto massimo degli ingaggi imposto dalla società), fino all'eventuale inserimento di una clausola rescissoria da 60/70 milioni. Idee, ipotesi, tattiche per schermare Bernardeschi dai prossimi (più che probabili) assalti esterni. Il tutto aspettando l'ennesima magia in campo, magari già domani sera in Europa League. L'unica vetrina internazionale che la Fiorentina, per il momento, può offrirgli...