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OTTIMA LA PRIMA

di Andrea Giannattasio

Vittoria di carattere e passaggio del turno (quasi) ipotecato. Il ritorno in Europa della Fiorentina dopo tre lunghi anni di distanza non poteva iniziare in modo migliore. Gli uomini di Montella infatti hanno immediatamente dato la loro impronta alla gara del Letzigrund, schiacciando fin dai primi minuti il volenteroso ma inferiore Grasshopper con la forza delle ali del 3-5-2. Ed è proprio da una vera e propria magia di Cuadrado, che con una accelerata imperiosa in stile Usain Bolt (che peraltro tra meno di una settimana, il 29 agosto, correrà sulla pista dello stadio di Zurigo per la Weltklasse Zürich 2013) ha lasciato di stucco la difesa elvetica scaraventando alle spalle di Bürki il gol del momentaneo vantaggio. Una perla di rara bellezza, che per l'angolo di tiro davvero esiguo ha riportato alla mente un po' a tutti il gol che realizzò Batistuta nell'indimenticabile serata di Wembley nell'ottobre '99. Altri tempi, altri campioni, ma il palcoscenico europeo resta lo stesso.

In mezzo ad una vittoria che fa davvero ben sperare gli uomini di Montella in vista del ritorno (basterà anche un pareggio per accedere alla fase a gironi), c'è poi da sottolineare una condizione fisica ed un gioco finalmente all'altezza della Fiorentina della passata stagione: i cinque schiaffi rimediati tra Villarreal e Lisbona sono ormai un vecchio ricordo. La Viola, adesso, gioca e diverte come sa fare. Ed il merito, in tutto questo, non va soltanto ad un Gonzalo Rodriguez di nuovo leader indiscusso della difesa, ma anche ad una prestazione maiuscola di Ambrosini, che ieri sera non ha di certo fatto rimpiangere lo sfortunato Pek. Note liete, infine, arrivano anche dalla fase offensiva, dove Pepito e Mario Gomez sembrano finalmente aver affinato la loro intesa. E poco importa se per il tedesco il gol tarda ancora ad arrivare: un panzer così basta ed avanza in vista del Catania, lunedì sera.