.

OVREBO, Una serata da "Scherzi a parte"

di Matteo Magrini

Metti una sera a Monaco. Seimila anime viola a sovrastarne 70.000 tedesche, undici guerrieri guidati da un sapiente condottiero e una prestazione al limite della perfezione e otterrai una sconfitta. Scappa da ridere, o da piangere (fate voi), ma è così. Impossibile? No, se a tutti gli ingredienti elencati aggiungete un arbitro ed un guardalinee che ancora si domanda cosa ci facessero sul palcoscenico della Champions League.


Roba da non credere. Cosa dire di una partita così? Diciamo che la Fiorentina ha giocato la partita che doveva alla faccia di chi sognava un 6-0 e che, al ritorno, ce la potremo giocare. Eccome. Se Montolivo nonostante un'entrata assassina di Van Bommel stringe i denti (sta diventando capitano vero) e guida i compagni nella battaglia, se Natali si traveste da Nesta, se Kroldrup s'improvvisa Gilardino per una notte e rapina l'area di rigore del Bayern Monaco e se Frey torna saracinesca non puoi fare altro che alzarti in piedi e applaudire una squadra che è viva, e lo grida con forza.


Non meritava un'ingiustizia del genere questa Viola in formato Champions. "Volevamo una Fiorentina protagonista e l'abbiamo avuta. Volevamo una svolta ed è arrivata, netta". Diego Della Valle è signore vero, oltre che padre di questa società. Ecco perchè prima di riversare ironia sulla terna arbitrale - "se qualcuno conosce un oculista bravo gli chieda se può visitare questi signori" - sottolinea con orgoglio la prestazione dei suoi ragazzi. Stoici, al limite del commovente una volta rimasti in inferiorità numerica. Quasi come i tifosi sugli spalti dell'Allianz Arena. Erano dieci volte meno dei padroni di casa. Qualcuno se n'è accorto?


Detto ciò, non si può non dire due parole sull'arbitraggio. Facciamo così, sorvoliamo sul goal in fuorigioco che sfiora la comicità e parliamo degli altri capolavori del "Pelide Ovrebo". Una mancata espulsione per Van Bommel, un'altra per Klose ed una su Gobbi che si, ci poteva stare, ma non se per 90' ti sei travestito da magnanimo perdonatore. Pazzesco. Pare che i giocatori della Fiorentina al rientro negli spogliatoi abbiano trovato uno striscione: "Tranquilli, siete su scherzi a parte". Si fa per ridere, come si dice a Firenze, perchè piangere non serve a niente. Serve invece che la società alzi la voce e che, soprattutto, la Federazione Italiana s'impegni nell'acquistare una posizione che conti qualcosa di più di quella del due di cuori quando briscola è quadri invece di disturbare allenatori sotto contratto e impegnati in un lavoro importante. Ogni riferimeno a Prandelli è puramente voluto.


A proposito. C'è qualcuno che ancora avanza dubbi sulla professionalità del Pranda? E pensare che c'era chi lo vedeva distratto, ammaliato dal richiamo della Nazionale. Perfetta la Fiorentina vista ieri. Organizzata, decisa, concentrata. Difficile pensare che una partita del genere sia stata preparata da una mente distratta, assente. Basta con le malignità, per favore, e siamo seri. Questo è un gruppo che ha valori importanti, che crede nel suo mister (ah già, c'era anche chi pensava anche a chissà quali ammutinamenti. Roba che l'equipaggio del Bounty sarebbe dovuto arrossire di vergogna) e che vuole continuare a stupire. Sì, perchè a Firenze tra quindici giorni ci sarà da divertirsi. Il 2-1 è risultato ribaltabile e la Viola di Champions sembra non saper sbagliare una partita. "Passare il turno si può", tuona anche Prandelli. Certo, Cesare, l'importante è assicurarsi che l'Uefa abbia esaurito il suo rapporto di collaborazione con Scherzi a Parte e che al Franchi presenti una terna seria, e non decisa a prendere in giro una città.