PALLADINO VALUTA GUDMUNDSSON: COME GESTIRE L'ISLANDESE?
Prosegue il programma d'avvicinamento alla partita di domenica della Fiorentina che oggi vivrà una seduta fondamentale per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione che Raffaele Palladino si è portato dietro in questi giorni. Difesa, centrocampo ma soprattutto attacco: lo staff sta valutando da giorni come impiegare Albert Gudmundsson su cui si sono accesi i riflettori da quando è tornato in gruppo. Il primo passo sarà confermare la sua disponibilità dopo quasi due settimane di allenamenti con il gruppo (nel mezzo c'è stato però il processo in Islanda, ndr), il secondo pensare a come utilizzarlo. Le scelte sono semplici: lasciarlo riposare ancora, provare a sfruttarlo dalla panchina oppure, nelle ultime ore, sta prendendo piede anche l'ipotesi di schierarlo dal primo minuto.
L'assist dal modulo
L'idea principale è quella di andare avanti con il 3-5-2 visto contro l'Atalanta e per questo il ruolo di Gudmundsson potrebbe essere perfetto accanto all'inamovibile Kean. Colpani, Beltran e Kouame scalpitano per una maglia da titolare ma nessuno dà certezze a Palladino, per questo sta valutando di provare a lanciare l'islandese dall'inizio anche per le caratteristiche che può mettere in campo contro la Lazio. Al momento non è la percentuale più alta ma ad oggi non è neanche impossibile, altrimenti sarà impiegato dalla panchina come da programma iniziale. Saranno giorni decisivi sul fronte Gudmundsson, stavolta non per una trattativa da portare a termine ma per rivedere in campo il grande colpo dell'estate della Fiorentina.
La situazione del giocatore
Lui si allena tranquillamente e prova a non pensare alle questioni giudiziarie che tengono banco in patria, sorridendo e scherzando con i compagni che stanno facendo di tutto per farlo ambientare al meglio. Ha una voglia matta di tornare a giocare per mettersi tutto alle spalle e provare a divertirsi con il pallone tra i piedi. Lo scoglio della lingua resta da superare ma anche con l'inglese si fa intendere e piano piano si sta integrando con il gruppo. Scendere in campo con la sua nuova maglia potrebbe essere l'ultimo passo per sentirsi definiviamente un giocatore della Fiorentina.