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PALLONE E DINTORNI, E allora "Buone vacanze" a tutti...

di Tommaso Loreto

Ultime istantanee dai campi di Serie A, ultima giornata di campionato del 2011. Che poi sarebbe stata la prima, ma in quella occasione i diretti interessati scioperarono. Altra stagione, altra temperatura. Appena terminata l'estate di Mihajlovic all'Inter, ma pur sempre sulla panchina viola, e solo all'inizio di una trafila di delusioni culminate negli 11.000 fischi di sabato scorso al "Franchi" contro l'Atalanta. Quella prima giornata, comunque sia, non si giocò. Dopo gli strascichi e le polemiche, alla fine, i nobili mestieranti del pallone deposero gli scarpini.

In quello che è stato un mercoledì sera di campionato è andata un po' ovunque in scena la fiera del gol, e di certo non è una semplice coincidenza che i viola abbiano giocato di martedì. La loro partecipazione alla strabiliante quota gol di giornata è pari allo spettacolo offerto nell'anno solare, praticamente nullo. Ma se in occasione di quella prima gara stagionale non giocata, e rinviata a ieri sera, i volti dei giocatori potevano sembrare tirati, tesi, corrucciati, persino preoccupati, quelli della serata dei recuperi erano ben altri sguardi.

Sereni, distesi, sorridenti, persino canterecci. Totti che lascia il "Dall'Ara" di Bologna cantando "Tutti al mare" è il promo delle "Vacanze di Natale" (in salsa Vanzina) del mondo del pallone italiano. Quello che per intendersi fa finta di non sentire le notizie che arrivano da Cremona su "Scommessopoli" perchè è intento a dedicarsi alla cena natalizia di Lega. O ancora quello che organizza tavoli di pace su questioni che da cinque anni non conoscono trasparenza, ma solo rancori e condanne sportive discutibili. O infine quello che si è consegnato alle tv (svuotando gli stadi) per un posticipo serale tra ghiaccio in campo e nebbia sugli spalti, perchè sembra che spesso i metereologi, o la semplice logica geografica, non esistano per chi disegna i calendari in Lega.

Insomma, proprio un quadro edificante quello offerto dal calcio, e dai suoi indiscussi protagonisti. Perchè per un Totti che può concedersi il lusso di chiudere l'ultima giornata come farebbe lo scolaro felice delle vacanze in arrivo, c'è la stragrande maggioranza di chi il calcio lo segue e basta (i cosiddetti normali) che, al massimo, si godrà qualche giorno di riposo. E senza nemmeno troppi slanci (semmai il contrario). Almeno a giudicare dalla condizione che il paese attraversa. Senca contare coloro che, un piccolo stop, non possono permetterselo (fosse solo perchè senza lavoro è difficile andare in vacanza). Allora, più che cantare "Tutti al mare" sarebbe bello, forse persino più adeguato, che si potesse cantare "Tutti in campo". Offrendo valanghe di gol a Santo Stefano, o a Capodanno. Come accade in Inghilterra, dove il calcio è un altro pianeta. Calciatori inclusi. Del resto, sotto questo aspetto, immaginiamo che sarebbe difficile convincere Totti e tutti i suoi colleghi.

Resta la nota a margine, al termine della riflessione. Behrami, nel dopo gara di Siena, ha sottolineato che sull'aspetto delle vacanze, e dei sette giorni consecutivi, la squadra aveva dato massima disponibilità. Evidentemente regole così ferree, su argomenti così delicati come le ferie, non possono essere messe in discussione. Tantomeno, anche alla luce di quanto offerto sul campo, si possono prendere in considerazione ammutinamenti che tramutino i viaggi in allenamenti. Ecco perchè, infatti, non più tardi di oggi, su queste pagine, si raccontava la diaspora dei viola, divisi tra vacanze fuori città, viaggi oltreoceano o su spiagge dal clima mite. Che dire, buone vacanze. Chi resta (e sono tanti) si consolerà con la Premier League.Probabilmente sarà uno spettacolo più divertente di una delle recenti gare dei viola.