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PANCHINA, GIOCO, SPOGLIATOIO: L'IMPORTANZA DI RIBERY

di Pietro Lazzerini

Le braccia allargate di Ribery nella partita contro lo Spezia, quasi in segno di resa, sono uno dei simboli del momento che sta attraversando la Fiorentina. E non potrebbe essere altrimenti vista l'importanza del calciatore in questione. Franck è il centro del gioco viola e se lui non riesce ad entrare in partita, difficilmente ci riescono i compagni. Per questo, contro l'Udinese, per centrare i tre punti occorrerà che il francese sforni una prestazione livello San Siro, anche per trascinare la squadra fuori da una crisi di gioco che ha portato anche Iachini a un passo dall'addio. 

Il rapporto umano tra i due è sempre stato solidissimo, quello tecnico meno. Sì perché se da una parte Iachini non ama i funamboli o dribblomani che dir si voglia, dall'altra c'è un giocatore che ha vinto praticamente tutto e che è abituato a squadre che giocano a livelli di qualità top nel mondo. Abituarsi l'un all'altro non è facile ma, almeno per il momento, le strade continueranno a essere condivise. E Ribery non è uno a cui piace perdere e domani c'è da scommettere che, se potrà, non farà prigionieri

È fondamentale per tutto lo spogliatoio che la guida spirituale renda al massimo, anche per il buon inserimento dell'ultimo grande giocatore arrivato in città, ovvero Callejon. Non è detto che giochi dal primo minuto, Iachini non è convinto della sua condizione, ma è chiaro che presentarsi in campo con Ribery e lo spagnolo, anche agli occhi degli avversari, qualcosa cambia, eccome. Il francese è decisivo anche nel rendimento dei compagni più giovani, soprattutto di Castrovilli, che gravita nella sua zona e che nonostante i tre gol in quattro partite, non sta convincendo nella continuità delle prestazioni. Insomma, in sintesi, la prestazione di Ribery, il suo umore e il suo rendimento in campo, saranno decisivi per il risultato contro l'Udinese e per la panchina di Iachini. Se il francese giocherà a tutto gas come ci ha abituato, anche l'attuale tecnico avrà qualche chance in più di lasciarsi un brutto momento alle spalle. Altrimenti, il destino della squadra viola e della panchina, sarà decisamente in salita